Parolisi rischia 30 anni

Il gup di Teramo concede il rito abbreviato condizionato e dispone una nuova perizia. Rabbia dei familiari di Melania

Parolisi rischia 30 anni

SALVATORE PAROLISI IN AULA - Una folla di curiosi inferociti ha atteso invano l'arrivo di Salvatore Parolisi come pure la sua uscita dal Palazzo di Giustizia di Teramo, avvenuta subito dopo la lettura della decisione di Marina Tommolini. Il gup del Tribunale di Teramo ha accolto la richiesta del rito abbreviato condizionato all'ora dell'omicidio ed una nuova perizia sull'orario della morte di Melania Rea - presentata dai legali di Parolisi -, fissando al 30 aprile l'udienza per il conferimento degli incarichi ai periti Gianluca Bruno (medico legale) e Sara Gino (genetista), entrambi di Torino. Ricordiamo che il corpo di Melania, uccisa per aver ricevuto 35 coltellate (inferte al collo, al dorso e al tronco), è stato ritrovato nel Bosco delle Casermette a Ripa di Civitella. 

ORE 11: INIZIA IL PROCESSO - La mattina in Tribunale del caporalmaggiore è incominciata poco dopo le 11, quando è entrato da un ingresso riservato ai detenuti evitando così il confronto e gli sguardi con i genitori di Melania Rea. L' udienza si è svolta a porte chiuse, presidiata dai carabinieri, per evitare l'assalto di giornalisti e della folla di curiosi accorsi i massa. In aula c'erano anche i familiari della vittima: il papà Gennaro, la mamma Vittoria e il fratello Michele, assistiti dal proprio legale. Quest'ultimo si è fermamente opposto a qualsiasi "escabotage" giudiziaria nei confronti del presunto assassino.

COSA PREVEDE IL CODICE - Il giudice ha deciso di accogliere la richiesta di accedere al rito abbreviato e una nuova perizia che stabilisca con certezza l'ora in cui è morta Melania Rea. Una decisione non facile e che certamente lascerà un seguito di polemiche sui media e televisioni. In caso di condanna, infatti, Salvatore Parolisi potrebbe beneficiare di uno sconto di pena di un terzo. La decisone è arrivata alle 13 e 42, al termine di un dibattito molto acceso tra le parti. Dunque, in caso di condanna, il caporalmaggiore potrebbe beneficiare di uno sconto di pena che, in questo caso, dovrebbe essere 30 anni.

LE REAZIONI DELLA FAMIGLIA- La famiglia Rea ha reagito male. Il legale Mauro Gionni si è fermato in aula per qualche minuto in compagnia del padre della vittima, Salvatore, del fratello Michele, e uno zio. Proprio Michele, che dopo la decisione è scoppiato in lacrime.

Redazione Independent