“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Omicidio Caldarelli, al via gli esami della scientifica
I carabinieri del Ris stanno analizzando i reperti trovati nel casolare di Corropoli dove è stato ucciso il 48enne poi trovato in un laghetto della Val Vibrata
Proseguono le indagini per ricostruire ogni dettaglio sull’omicidio di Martino Caldarelli, 48enne di Isola del Gran Sasso, il cui cadavere è stato trovato in un laghetto della Val Vibrata nella notte tra il 15 e 16 aprile. Il Raggruppamento investigazioni scientifiche dei carabinieri ha avviato gli esami su tutto il materiale sequestrato a Corropoli nel casolare dove l’11 aprile scorso è stato ucciso l’uomo: si tratta di accertamenti irripetibili del Ris e che riguardano il coltello, la pala, la carriola e i resti dei vestiti bruciati, oltre a panni e stracci sporchi di sangue. Solo pochi giorni prima del delitto la coppia accusata di aver commesso il delitto avrebbe tentato di adescare un altro uomo, che è riuscito a non cadere nella trappola, a differenza di Caldarelli. Dopo un contatto sui social, la donna ha convinto il 48enne a raggiungerla nell’abitazione di Corropoli dove viveva con il compagno per consumare un rapporto sessuale. Nell’abitazione è nata una violenta colluttazione: Caldarelli è stato prima accoltellato e poi colpito con una vanga. Il suo corpo è stato buttato in un invaso artificiale a pochi chilometri di distanza. Parliamo di un fattaccio di sangue che ha sconvolto la comunità teramana e non solo, soprattutto per le modalità cruente e subdole con cui si è sviluppato l’omicidio.




