Ok alla Commissione d’Inchiesta sulle condutture colabrodo

I cittadini del Pescarese e del Chietino soffrono nei periodi estivi di interruzioni alla rete idrica causata dal connubio letale siccità e condotte vetuste. Che fare?

Ok alla Commissione d’Inchiesta sulle condutture colabrodo

Il Consiglio della Regione Abruzzo ha appena istituito una commissione d'inchiesta sulle gravi carenze idriche della nostra regione. La proposta, presentata dalla capogruppo del M5S Sara Marcozzi, ha ricevuto il consenso unanime da parte dei consiglieri regionali, a riprova di quanto sia avvertita la carenza idrica da noi. Basti pensare che le famiglie abruzzesi sono quelle che si lamentato più delle altre, dopo quelle siciliane e calabresi per l'irregolarità nell'erogazione di acqua. La pentastellata Marcozzi ha sottolineato che è necessario venire a capo degli enormi disagi che la nostra regione subisce a causa del "caos dell'acqua in Abruzzo".

Come i cittadini sanno bene l'assenza di acqua si verifica anche nei periodi invernali e le rotture improvvise sono all’ordine del giorno e condizionano gran parte del nostro territorio, con picchi di dispersione molto preoccupanti . Già nella conferenza stampa del 7 aprile scorso, la capogruppo del M5S aveva denunciato che "non è frutto del caso se l’Abruzzo ha reti idriche pessime, tra le peggiori di tutto il Paese, con la città di Chieti, maglia nera tra i capoluoghi di Provincia italiani per la percentuale di dispersione dell’acqua, di oltre il 70%". Questa, secondo Marcozzi " è la diretta conseguenza di investimenti assenti o sbagliati nel corso di questi anni, con fondi che sono stati utilizzati più per la riparazione dei danni che per l’efficientamento della rete”.

A questo punto si attendono risposte, ma soprattutto soluzioni.