Nuovo ospedale di Chieti. Le “cinque domande” di D’Alfonso a Marsilio

S’infiamma la campagna elettorale in vista delle Regionali di marzo. Per l’opposizione interviene il “big” del Partito Democratico

Nuovo ospedale di Chieti. Le “cinque domande” di D’Alfonso a Marsilio

A pochi mesi dal voto per le elezioni regionali d’Abruzzo si infiamma la campagna elettorale tra centrodestra e centrosinistra. Dall’ opposizione interviene il “big” del Partito Democratico Luciano D’Alfonso il quale si rivolge direttamente al presidente candidato Marco Marsilio con cinque domande sulla sanità abruzzese e nello specifico sul progetto per il nuovo ospedale di Chieti.

“L’unico progetto di finanza istruito è stato quello sull’ospedale di Chieti, presentato durante la giunta regionale del centrodestra a guida Chiodi. Un progetto di finanza nato durante il centrodestra e ostacolato proprio dai gestori dei global service, perché interrompeva le proroghe delle forniture di servizi risalenti. Marsilio è un presidente che viene dalle lune di Saturno se non sa che c’è già stata una insistente attività di accertamento giudiziario sul punto, e che tutto si è concluso con due richieste di archiviazione. Poiché le frasi volate sono state irresponsabili, faremo esaminare la continenza delle parole da lui utilizzate. Personalmente credo (e non da oggi) nell’istituto dei progetti di finanza, così come credo agli appalti integrati e agli appalti in concessione, conoscendo le difficoltà di progettazione delle stazioni appaltanti, che in ogni legislatura (non solo regionale) fanno fatica a curare le progettazioni da porre a base di gara. Credo ancora di più nella capacità di controllo della Pubblica Amministrazione se sa riconoscere il merito delle questioni e se sa accorgersi che con il progetto di finanza si individua solo la progettazione, poiché la scelta dell’esecutore dell!opera è sottoposta ad una tradizionale gara competitiva senza riserva di protezione. Ma non credo che tutte queste cose siano note sulle lune di Saturno, nonostante la vocazione a sbraitare.

Pongo ora cinque domande esplicite e un invito diretto al saturnino Marsilio.

Le cinque domande:


1. Chi sono i faccendieri che hanno fatto la spola tra l’Abruzzo e Roma?
2. Nel processo del povero Sabatino Trotta si parla di una macchina carica di doni partita da Pescara alla volta di Roma: c’erano dei faccendieri su quella macchina? Se sì, considerato che Marsilio è stato interrogato in Procura come persona informata sui fatti, lo ha dettagliato in tale sede?
3. Sul progetto di finanza di Chieti, precisi le ragioni del suo strologare: si tratta di un progetto di finanza ereditato dal centrodestra a guida Chiodi e due volte sottoposto ad accertamento e due volte conclusosi con richiesta di archiviazioni. Se conosce e dispone di elementi ulteriori, li comunichi
senza indugio alla Procura.
4. Sulle nomine ispirate dei vertici delle Asl dica quello che sa, poiché molte nomine effettuate da Marsilio sono state sanzionate prima e durante dalla magistratura del lavoro.
5. Se sa altro su altre nomine fatte o da fare, vada in Procura e dica chiaramente cosa sa, poiché l’ordinamento giuridico abruzzese ha bisogno di sapere anche ciò che si spiffera.

E ora l’invito diretto: Poiché spesso in aula Marsilio tira in ballo il sottoscritto, accetti un confronto con me su questo e su altri argomenti anche a rilevanza giudiziaria, con qualsiasi giuria, magari composta dagli attuali e dagli ex direttori delle Asl.

Resto in attesa di risposte nette, chiare e non balbettanti”.

 

nota di redazione

 

Naturalmente, come sempre, i nostri spazi sono a disposizione per le giuste repliche.