Non si spara a Bambi

Il Collegio delle garanzie statutarie boccia la delibera del "duo" Chiodi/Febbo. Acerbo bacchetta l'assessore

Non si spara a Bambi

IN ABRUZZO NON SI SPARA A BAMBI. I cervi e i caprioli abruzzesi sono finalmente salvi. Lo dice il Collegio delle Garanzie Statutarie che ha definito il provvedimento dell'esecutivo regionale « Chiodi e Febbo hanno fanno la solita figuraccia». Il segretario regionale di Rifondazione aveva annunciato battaglia e così stato: presentato il ricorso subito dopo l'approvazione del calendario venatorio. Una bella soddisfazione. Non c'è che dire! Forse avremmo preferito che l'intera caccia venisse bandita dalla Regione Green d'Europa.

LA DELIBERA INCRIMINATA. La delibera di giunta regionale "Indirizzi generali di gestione delle popolazioni di cinghiale e principi generali per la gestione delle popolazione di cervi e caprioli", è stata dichiarata in contrasto con l'articolo 13 dello Statuto regionale. « Ringrazio i colleghi consiglieri dell’opposizione (Walter Caporale, Antonio Saia, Carlo Costantini, Cesare D’Alessandro, Lucrezio Paolini, Camillo Sulpizio, Paolo Palomba, Franco Caramanico, Gino Milano, Claudio Ruffini, Giovanni D’Amico) - ha spiegato Acerbo - che hanno condiviso i motivi esposti nel ricorso e con le loro firme ne hanno reso possibile la presentazione ai sensi dello Statuto». Un monito per l’assessore Febbo sempre dal "solito" Acerbo. «La superbia caro Mauro - ha concluso citando la saggezza degli antichi - parte a cavallo e ritorna a piedi».

Marco Beffe