Nessun rischio Ebola all’IZS dell’Abruzzo e Molise

Il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, Fernando Arnolfo, chiarisce alcuni aspetti relativi al virus

Nessun rischio Ebola all’IZS dell’Abruzzo e Molise

NESSUN RISCHIO EBOLA. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise intende chiarire alcuni aspetti relativi al rischio Ebola, in risposta a preoccupazioni infondate girate anche a mezzo stampa. Pubblichiamo qui di seguito la nota diffusa dal direttore generale dell’IZS, Fernando Arnolfo.

«Allo stato attuale, in Italia i rischi della diffusione dell’Ebolavirus (EVD) sono molto bassi, come più volte ribadito dagli Organi istituzionali del Paese. L’Istituto è impegnato da decenni a far fronte ad emergenze collegate a malattie esotiche, per questo si allinea alle dichiarazioni del prof. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma: “In Italia esiste la migliore rete capillare per le malattie infettive nata grazie all’AIDS. Il sistema nazionale è allenato per rispondere alle emergenze e può funzionare per ogni evenienza”.

Da molti anni l’Istituto ospita nei propri laboratori ricercatori provenienti da tutte le parti del mondo nella convinzione che la scienza progredisca attraverso la condivisione e lo scambio costante di ricerche, esperienze e professionalità. Al contempo l’Ente ha sempre tutelato se stesso, i propri dipendenti, la comunità nella quale è inserito da qualsiasi rischio, anche potenziale, che potesse derivare dalla visita di ricercatori stranieri. In riferimento alla presenza in Istituto di un ricercatore nigeriano nel mese di ottobre, lo staff di Direzione ha prontamente fornito rassicurazioni al personale, come detto in apertura, attraverso la diffusione di documenti ufficiali del Ministero della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che il 20 ottobre 2014 ha formalmente dichiarato la Nigeria “libero dalla trasmissione del virus Ebola”. Notizia, questa, che oggi è opportuno divulgare anche all’opinione pubblica per rassicurare tutti i cittadini.

In casi delicati e dalla grande eco mediatica come questo l’isteria collettiva è non solo ingiustificata ma oltremodo dannosa, e come tale andrebbe evitata.

Il governo italiano, attraverso una task force che coinvolge più Ministeri, ha già potenziato il personale negli aeroporti e rafforzato i canali di informazione per i cittadini sui rischi del contagio da Ebola. Negli aeroporti di partenza africani e in quelli italiani sono attivate misure di controllo legate alla misurazione della temperatura corporea: ovvero la febbre, che ne è il primo repentino sintomo. Il Ministero della Salute ha inoltre diffuso una nota nella quale informa che “anche per chi abita o ha viaggiato nelle zone colpite, il rischio di infezione da virus Ebola è estremamente basso a meno che vi sia stata esposizione diretta ai liquidi corporei di una persona o di un animale contagiato, vivo o morto”.

Inutile dire che l’Istituto, dal canto suo e alla luce di quanto sopra, ha già posto in essere, e continuerà a farlo, ogni adeguata misura di garanzia a tutela della salute e sicurezza dei propri dipendenti e della comunità che lo ospita».

Redazione Teramo