Nella Legge di Stabilità un bel regalo a lobbies e potenti

Favori all'industria del gioco d'azzardo, ai politici col cumulo reddito-pensione e cadeaux da 22 mln all'editore De Benedetti

Nella Legge di Stabilità un bel regalo a lobbies e potenti

LA LOBBY DELLE SLOT MACHINE PENALIZZA COMUNI E REGIONI. I lobbisti si stanno dando un gran da fare in questo periodo in parlamento per ottenere emendamenti alla legge di stabilità a favore dei gruppi che rappresentano. Esemplare è stato lo scandaloso emendamento approvato che toglierà risorse a regioni e comuni che vogliono limitare, per giustissime ragioni legati alla ludopatia, l'installazione di nuove slot- machine e giochi simili, che la criminalità organizzata sono un ghiotto affare oltre che un mezzo per inquinare il tessuto economico del paese. Se l'emendamento non sarà eliminato regioni e comuni, contrari al gioco d'azzardo, che sta gettando sul lastrico intere famiglie,
verranno penalizzati perché perderanno il diritto di accedere ai fondi statali di importo corrispondente ai mancati introiti fiscali derivanti dai giochie dalle scommesse. E' stato lo stesso Renzi che si è scandalizzato per questa vergognoso emendamento, da lui definito "porcata" e che, lo stesso premier Letta ha riconosciuto essere stato frutto di un errore.

LA LEGGE 196 DEL 2009 CONTRO GLI EMENDAMENTI LOCALISTICI. Ma per un emendamento promosso dai lobbisti che non passa, quanti invece ce ne sono che, alla chetichella sono stati già approvati e che consentiranno ai famelici gruppi di pressione di far man bassa dei nostri soldi, grazie ad oscuri maneggi che vanno ad oliare il sistema dei partiti?  Eppure l'art 11 Della legge 196 novembre del 2009, come ha ricordato il deputato 5 stelle Giogio Soriel, i partiti votaro compatti una norma per limitare lo strapotere delle lobby secondo cui la legge di stabilità "non può contenere interventi di natura localistica o microsettoriale". dobbiamo ringraziare i parlamentari del M5S, che stanno facendo un grosso servizio al paese, denunciando il traffico incredibile di oscuri personaggi, che muniti opportunamente di badge, si aggirano dentro il palazzo per infilare nella legge di stabilità graziosi regali ad aziende o ai boiardi di stato.

L'EMENDAMENTO CHE ELEVA DA 150.000 A 300.000 € IL CUMULO TRA PENSIONE E REDDITO DI LAVORO Per esempio l'emendamento a firma del capogruppo Pd Speranza che stabiliva in 150.000 € il tetto massimo tra reddito di lavoro e di pensione è salito a 300.000 per merito di un esponente della lobby promossa dai boliardi di stato. Oggi il deputato Giorgio Sorial ha rivelato il nome del lobbista che al telefono si sarebbe vantato di quel risultato e le cui parole emblematiche riportate sul bolg di Beppe Grillo "ho dovuto scatenare mare e monti. E' stata una battaglia durissima. Io lo potrei scrivere un manuale come caso di eccellenza di di azioni di lobby... Ho dovuto smuovere tutto", qualora corrispondessere al vero e non ad una millanteria di chie le avrebbe pronunciate, discrediterebbero ancora di più una classe politica già ai limiti minimi della fiducia popolare che oggi oscilla a non più del 4%. Lungo è l'elenco delle lobby che da alcuni mesi febbrilmente lavorano per limare il bilancio dello stato per proprio tornaconto.

SECONDO IL M5S, FORZA ITALIA E LEGA IL GRUPPO DE BENEDETTI, L'EDITORE DI REPUBBLICA, FAVORITO DALLA LEGGE DI STABILITA'. Molto clamore ha suscitato un emendamento promosso dal gruppo di pressione Energia Concorrente, a cui aderisce la società Sorgenia controllata da Carlo De Bendetti l'editore di Repubblica. L'emendamento, favorevole a Sorgenia, prevede l'esclusione delle centrali termoelettriche e turbogas, dall'obbligo di corrisponderre ai comuni gli oneri di urbanizzazione. Poiché il gruppo Sorgenia controlla la centrale di Turano Lodigiano, che ha aperto una vertenza con il gruppo, la modifica alla legge di stabilità andrebbe a favorire i De Benedetto che così eviterebbero di  pagare una cifra corrispondente a 22 milioni di euro circa. Anche questo dono natalizio, secondo i pentastellati, frutto dell'intenso lavoro dei lobbisti, andrebbe a beneficio quasi esclusivo del gruppo De Benedetti.

Clemente Manzo