Massimo Maravalle "incapace" al momento dell'omicidio

Ad affermarlo è il perito del tribunale di Pescara Renato Ariatti. L'assassino del piccolo Maxim si trova in carcere

Massimo Maravalle "incapace" al momento dell'omicidio

MASSIMO MARAVALLE "INCAPACE" AL MOMENTO DELL'OMICIDIO. Secondo il perito del tribunale di Pescara, lo psichiatre Renato Ariatti, l'assassino del piccolo Maxim, soli 5 anni, ucciso nella notte tra il 17 ed il 18 luglio per mano del papa adottivo, era affetto da psicosi atipica che al momento del delitto lo ha reso "incapace di intendere e di volere". Si tratta di un elemento nuovo che, come noto, implicherebbe la non imputabilità per l'assassino che però è stato anche riconosciuto "capace di stare in giudizio" oltre ad una "residua quota di pericolosità da monitorare".

Massimo Maravalle, perito informatico di 47 anni, si trova in carcere in attesa dell'incidente probatorio, fissato per il 25 novembre, dove verrà discussa la perizia del professore bolognese. Maravalle è difeso dagli avvocati Alfredo Forcillo e Giuliano Milia.

Redazione Independent