Marineria in lotta continua

Ennesima protesta per il mancato dragaggio. L'accusa a Mascia: Mantieni le promesse! Grida contro Chiodi

Marineria in lotta continua

MARINERIA. PROTESTA PER IL MANCATO DRAGAGGIO. E' lotta continua per la Marineria pescarese che è tornata a farsi sentire dopo, due giorni dall'ultima protesta (Provincia di Pescara), davanti alla sede della Regione Abruzzo. Grida e contri contro tutti: specie il governatore Gianni Chiodi, che aveva disertato il forum dell'Adriadico e dello Ionio, ed il primo cittadino di Pescara Luigi Albore Mascia. Con la marineria manifestano anche alcuni dipendenti del cementificio di via Raiale di Pescara, in cassa integrazione dal 19 novembre.

GROSSI: «FERMO PESCA ANTICIPATO». La Marineria, rappresentanta da Mimmo Grossi, chiede all'assessorato all'Agricoltura della regione Abruzzo, Mauro Febbo, la misura straordinaria del "fermo biologico" anticipato: cioè anzichè ad agosto, come per le altre marinerie, per i mesi di gennaio e febbraio, in modo da permettere che le operazioni di dragaggio si svolgano senza intoppi. 

FEBBO: TRE SOLUZIONI. L'assessore alla Pesca, Mauro Febbo, ha dichiarato «per piccoli passi si possano percorrere alcune strade per la soluzione degl annosi problemi». L'Assessore si riferisce all'ipotesi del prolungamento del Fermo per altri 3 mesi, cioè fino al 28 febbraio 2013 oppure la possibilità di anticipare il Fermo biologico nel periodo che va dal 1° gennaio al 15 febbraio. «Questa richiesta - ha spiegato Febbo - era stata anticipata al Ministro Catania, nel corso dell'incontro organizzato da Confindustria nei giorni scorsi, e prevedeva l'interruzione delle attività per tutte le Marinerie abruzzesi anche in considerazione delle altre istanze che riguardano l'intero comparto abruzzese». La terza opzione prevede il reperimento di risorse aggiuntive per pagare indennizzi maggiori relativi al Fermo di dicembre. Si tratta di un intervento, chiesto a gran voce dalla stessa Marineria, motivato dal fatto che proprio l'ultimo mese dell'anno rappresenta un momento estremamente vantaggioso per le vendite di pesce e conseguentemente la sospensione delle attività causerebbe un danno maggiore.

Redazione Independent