Manifesti sui Rom. E' bufera

Sel chiede le dimissioni del sindaco Mascia per razzismo. Testa (Pdl) lo difende: «E' il linguaggio pubblicitario»

Manifesti sui Rom. E' bufera
MANIFESTI SUI ROM. E' BUFERA - «Ma il Pdl non si professava un partito liberale, moderato e garantista?». Lo ha detto Daniele Licheri, coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia Libertà, commentando i manifesti appesi in città dal Pdl recanti la scritta "Fuori dalle case popolari rom e immigrati". Per il rappresentante del partito di Vendola «in qualsiasi paese Europeo chiunque si fosse permesso di appendere dei manifesti del genere: razzisti e dal puzzo nazista sarebbe immediatamente costretto alle dimissioni». Dimissioni? Il significato di questa parola sconosciuta alla nostra classe dirigente (bipartisan). «Sono indignato e arrabbiato - ha proseguito - , questa giunta  non merita di governare questa città e dovrebbe andarsi a ripassare un pò di storia e le tragedie che generalizzazioni di questo tipo hanno provocato nel corso del tempo».
TESTA: «E' LA FOTOGRAFIA DELA REALTA'» - Sulla questione dei manifesti ed in difesa del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, è intervenuto anche il presidente della Provincia Guerino Testa. «Credo che il manifesto affisso dal gruppo regionale del Pdl sugli sfratti eseguiti a Pescara nei giorni scorsi sia - ha spiegato Testa - solo la fotografia di quanto appena accaduto in città, e cioè lo sfratto di alcune famiglie che avevano occupato abusivamente degli alloggi popolari. Si trattava di famiglie rom i cui componenti hanno avuto problemi con la giustizia. Il che si può sintetizzare "rom e delinquenti" anche se è un linguaggio che può non piacere e può non essere condiviso o può essere solo una sintesi pubblicitaria». Pubblicitaria? Si poteva utilizzare un altro stile. O, almeno, evitare di strumentalizzare la cosa.
Marco le Boeuf