“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Caro-mensa, a Pescara diffide in arrivo, al danno la beffa per le famiglie già in crisi
Diffide in arrivo per i genitori che, in protesta contro il caro-mensa a Pescara, avevano deciso di non pagare il servizio. "Al danno degli aumenti del servizio di refezione, si è aggiunta la beffa: sappiamo che in questi giorni molte famiglie di Pescara stanno ricevendo diffide al recupero del mancato pagamento del pasto per la refezione scolastica, con la messa in mora – spiega Enrico Di Ciano, segretario del circolo di Pescara di Sinistra Italiana -: questo significa che si sta chiedendo il pagamento entro 7 giorni di una cifra che le famiglie farebbero fatica a pagare in un'unica soluzione, con un aggravio per oneri e spese legali anche di quasi il 20%. Il tutto con un atteggiamento intimidatorio, visto che le famiglie sono avvertite che il mancato pagamento comporterebbe la sospensione dell'iscrizione al servizio di refezione per l'anno scolastico prossimo. Si deve trovare una soluzione, nell'immediato e a lungo termine, per fronteggiare le difficoltà economiche delle famiglie". Per fare un esempio, una famiglia-tipo si sarebbe vista recapitare una diffida ad adempiere il mancato pagamento del pasto per la refezione con messa in mora pari a 820 euro, ossia un salasso lievitato di 133 euro tra oneri e spese legali rispetto a un debito di 688 euro del servizio. "La protesta contro il rincaro attuata dalle famiglie, portata avanti mediante atti dimostrativi nei mesi scorsi quali il mancato pagamento delle rette, ha generato una linea dura da parte dell'assessorato comunale che tramite la società di ristorazione procede con diffide e ingiunzioni di pagamento a fronte delle quali non potrà essere rinnovata l'iscrizione alla mensa per l'anno scolastico alle porte – precisa ancora Di Ciano -. Molte famiglie, già in difficoltà economica per il caro vita, si trovano ora dunque costrette a dover saldare cifre significative per un servizio che ha generato molte perplessità. Ora, rivolgiamo un appello all'amministrazione, procedendo anzitutto a una sospensione delle diffide e alla ricerca di soluzioni che non opprimano le famiglie con questo aut aut. Nel frattempo, si cerchino soluzioni per garantire l'accesso a un servizio essenziale che ha subito rincari insostenibili: in crisi sono soprattutto i nuclei familiari con redditi medio-bassi, già provati dall'aumento generale del costo della vita o non residenti nella città di Pescara che si sono trovate a pagare più di 6 euro a pasto per figlio. Il rischio è alto: da un lato molte famiglie potrebbero rinunciare al servizio mensa, organizzandosi con soluzioni fai-da-te che non sempre garantiscono pasti equilibrati; dall'altro, in mancanza di sostegni adeguati, a farne le spese sarebbero proprio i bambini, privati di un momento educativo fondamentale per la socializzazione e la corretta alimentazione. Vanno messi in campo sgravi per le famiglie a basso reddito, tariffe agevolate, maggiori controlli sui costi di gestione. Se la mensa scolastica deve restare un diritto di tutti, è necessario che non diventi un lusso per pochi. Intanto sappiamo che comitati di genitori, sindacati e insegnanti stanno organizzando raccolte firme e petizioni per chiedere soluzioni immediate. Perché la scuola, ricordano in molti, non è fatta solo di banchi e libri, ma anche di momenti di comunità come il pranzo, che devono restare accessibili e di qualità per tutti".




