La trap, i ragazzi e l'evoluzione della lingua italiana

Il dizionario Treccani ha da poco accolto l'ingresso della parola bufu. Se avete piu' di 20 anni e' molto probabile che non siate a conoscenza del significato di questo termine

La trap, i ragazzi e l'evoluzione della lingua italiana

LA TRAP I RAGAZZI E L'EVOLUZIONE DELLA LINGUA ITALIANA. Il dizionario Treccani ha da poco accolto l'ingresso della parola bufu. Se avete più di 20 anni è molto probabile che non siate a conoscenza del significato di questo termine, quindi rimediamo subito: si tratta di un'espressione che viene utilizzata nei testi delle canzoni della Dark Polo Gang, una band di musica trap che da Roma ha saputo farsi conoscere in tutta Italia. Ma bufu non c'entra niente con il romanesco: è semplicemente derivato da un acronimo in lingua inglese dell'espressione "by us fuck u", che si potrebbe tradurre come "per quel che ci riguarda, vai a fan...". 

L'INFLUENZA DELLA DARK POLO GANG.  Bufu non è la sola parola che è entrata nel linguaggio dei ragazzi grazie - o per colpa - alla Dark Polo Gang: altre espressioni probabilmente del tutto sconosciute agli adulti sono british, bibbi, triplo sette o eskere. Il gruppo di trapper in effetti non piace molto alle mamme e ai papà, proprio per l'influenza che riesce a esercitare sugli adolescenti. Non solo sul piano linguistico, ma sotto tutti i punti di vista, attraverso la creazione di un immaginario nuovo che si inserisce in un mondo narrativo vero e proprio, di cui i social network sono, come è inevitabile che sia, protagonisti. 

DA BUFU IN POI. Il problema di bufu non sta tanto in queste due sillabe in apparenza innocue, quanto nel messaggio che si nasconde dietro di esse. Bufu è un autentico insulto, un attacco di aggressività che nelle canzoni dei trapper viene impiegato come reazione al dissing altrui. Un insulto che può assumere sfumature differenti a seconda del contesto, in uno spazio semantico che va da ridicolo a offese ben più gravi. Non è certo una novità che i giovani abbiano un linguaggio composto da slang e termini ignoti agli adulti: è un codice, un insieme di password che facilitano il riconoscimento degli appartenenti a uno stesso gruppo e al tempo stesso l'esclusione di chi non è ammesso. 

COME CAMBIA LA LINGUA ITALIANA. Se è vero che tutta la lingua e tutte le lingue cambiano, ciò è ancora più vero nel caso della lingua dei giovani. Per un motivo molto semplice: anche i giovani cambiano, e si spera che il linguaggio che si adopera a 15 anni non sia lo stesso che si usa a 30. La lingua agevola l'autoidentificazione ed è uno strumento che serve a incrementare e consolidare la coesione all'interno di un gruppo di simili, che sono accomunati tra loro anche dal modo in cui parlano. Una rivendicazione di identità, insomma, a cui i ragazzi ricorrono per mettere in evidenza la propria distanza rispetto ai grandi. 

UN LINGUAGGIO ALIENO. In un'intervista concessa al Corriere della Sera, la Dark Polo Gang ha parlato del proprio operato, sottolineando come le canzoni del gruppo abbiano contribuito a semplificare il modo in cui i giovani comunicano. Ne è derivato un linguaggio alieno, che tra l'altro ha reso più facile avvicinarsi al rap. Ma come nasce il linguaggio del gruppo? Nella maggior parte dei casi si prendono dei termini già esistenti e li si utilizza in maniera diversa. La sintesi è uno dei punti cardine di questo approccio, con l'utilizzo di abbreviazioni che permettono di parlare di meno e più rapidamente. L'essenzialità e la velocità sono le prerogative di questo linguaggio nuovo: che tali caratteristiche portino a una semplificazione dagli effetti negativi è fuor di dubbio, ma tanto tra 10 anni i giovani parleranno in modo diverso rispetto a oggi. 

Redazione Independent