La peste suina africana arriva in Italia

Il Ministero della Salute ha comunicato che è stata rilevata la presenza di virus, in carcasse di cinghiali rinvenute in Piemonte

La peste suina africana arriva in Italia

La Peste Suina Africana sbarca in ItaliaIl Ministero della Salute ha comunicato che è stata rilevata la presenza di virus, in carcasse di cinghiali rinvenute in Piemonte, nelle campagne di Alessandria.

 

Questa malattia è di esclusivo interesse zootecnico, non avendo per fortuna alcuna forma di patogenicità che possa mettere a rischio la salute dell’uomo. Le ricadute economiche peròsono enormi, basti pensare all’industria salumiera italiana con eccellenze quali il prosciutto di Parma, il San Daniele, ecc.

 

I suidi selvatici (cinghiali) e domestici che si ammalano generalmente vengono a morte nel giro di 10 giorni con forme gravissime setticemico-emorragiche. Non esiste vaccino, pertanto l’unico modo per contenerla è proteggere gli allevamenti dal contagio. In caso di comparsa della malattia in un allevamento è prevista la distruzione di tutto il nucleo zootecnico.

Quindi il monitoraggio, già in atto su base nazionale, è fondamentale, e prevede il controllo laboratoristico degli organi di animali (suini domestici e cinghiali) che vengono rinvenuti morti, anche per altre cause.

 

Premesso che gli operatori professionisti sono allertati, il dr. Franco Ruggeri, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Servizio di Sanità Animale della ASL di Pescara, raccomanda a tutti i cittadini di segnalare tempestivamente al servizio veterinario, la presenza di carcasse di cinghiali rinvenute a qualsiasi titolo.

 

I numeri di telefono di riferimento del Servizio sono pubblicati nella pagina aziendale al link: https://www.asl.pe.it/DettaglioUUUA.jsp?id=66. È attivo inoltre il servizio di reperibilità notturna e festiva dalle ore 18.00 alle ore 06.00, attivabile tramite centralino 085/4251.