La Corte di Cassazione annulla le condanne della Sanitopoli D'Abruzzo

Ci sarà un nuovo processo per l'ex governatore Ottaviano Del Turco e alcuni degli altri imputati

La Corte di Cassazione annulla le condanne della Sanitopoli D'Abruzzo

LA CASSAZIONE ANNULLA LA CONDANNA PER DEL TURCO E GLI ALTRI IMPUTATI DELLA SANITOPOLI D'ABRUZZO. Ennesimo colpo di scena nel processo sulla cosiddetta Sanitopoli d'Abruzzo. I giudici della suprema Corte di Cassazione hanno deciso che sarà un nuovo processo a stabilire la verità giudiziaria per l'ex governatore dell'Abruzzo Ottaviano Del Turco e alcuni degli atri imputati nel processo. Nello specifico la Cassazione ha annullato con rinvio alla Corte d'Appello di Perugia la condanna per Del Turco e altri 2 imputati, in relazione all'accusa di associazione per delinquere. I giudici dovranno rideterminare il trattamento sanzionatorio e rivedere la condanna che per Del Turco in appello era stata diminuita da 9 anni e 6 mesi a 4 anni e 2 mesi. "La montagna di prove che doveva schiacciarmi si è dimostrata per quello che era: una montagna di fango. Non trovo in questa vicenda - aggiunge - nessun altro senso, se non la evidente necessità di dare una parvenza, seppure grottesca, di giustificazione alla infamia che ha travolto una giunta regionale democraticamente eletta e con essa la vita mia e di molti di noi", queste le parole del principale protagnista di questa vicenda, iniziata nel luglio del 2008, Ottaviano Del Turco.

L'EX PM TRIFUOGGI: "CONFERMATA LA CORRUZIONE". L'ex capo del pool di magistrati che avviò l'inchiesta Sanitopoli Nicola Trifuoggi ha commentato la sentenza della Cassazione sostentendo che "ha confermato definitivamente il reato di corruzione, che era il cuore dell'inchiesta: il passaggio di denaro c'è stato, e questo conferma la correttezza del processo. Ora - spiega Trifuoggi -  la Corte d'Appello di Perugia dovrà solo ricalcolare la pena dopo che è stato invece cancellato il reato di associazione per delinquere, ma si tratta di un argomento tecnico per rimodulare la condanna".

Redazione Independent