L’astensionismo è in forte crescita anche in Abruzzo

Negli anni il cittadino elettore si è parecchio disaffezionato verso il diritto dovere del voto. Ma la colpa di chi è?

L’astensionismo è in forte crescita anche in Abruzzo

Quella del diritto di voto è stata probabilmente la maggiore conquista delle democrazie moderne. Con la conquista del voto il cittadino acquisisce non solo undiritto inviolabile ma anche un morale dovere civico. Ne consegue che il fenomeno dell’astensionismoindebolisce la partecipazione politica e corrode alla base il tessuto democratico della società. Il partito del non voto cresce non solo  nel mondo e in Italia, ma anche in Abruzzo dove l’astensionismo nelle ultime elezioni regionali del 10 marzo scorso  ha raggiunto dimensioni allarmanti con il 48% circa degli elettori che non si è recato alle urne. Anche a Pescara e Montesilvano la percentuale di quelli che non hanno votato alle regionali, pur risultando minore del dato dell’intera regione, è stata comunque  alta (circa il 43% a Pescara ed il 47% a Montesilvano). E tutto lascia supporre che l’8 ed il 9 giugno, quando si voterà per le europee e per il rinnovo dei consigli comunali diPescara e Montesilvano, il trend negativo dell’afflusso alle urne potrebbe continuare. Anche se nelle votazioni per il rinnovo dei consigli comunali l’affluenza è generalmente maggiore rispetto alle politiche, a Pescara e Montesilvano, rispettivamente la prima e la terza città con il maggior numero di abitanti in Abruzzo, la linea di tendenza non è diversa. Nelle comunali del 26/5//2019 a Pescara non ha votato poco più del 36%degli aventi diritto, comunque  meglio di quelle del 25/5/2014 quando non ha votato più della metà degli elettori, ma peggio delle amministrative del 7/6/2009quando non andò a votare poco meno del 29% degli elettori. E non è che a Montesilvano sia andata molto meglio visto che nelle ultime comunali del 26/5/2019 non andò a votare poco più del 37% degli elettori. L’opinione prevalente dei politologi è che il partito delnon voto cresce  per una generale sfiducia neiconfronti dei partiti e delle istituzioni. Ma quello dell’astensionismo, pur essendo allarmante, nonsembra essere un problema per gli schieramenti politici impegnati come sono nella lotta senza esclusione di colpi per la conquista delle poltrone nei Consigli comunali di Pescara e Montesilvano ed di quello europeo. A Montesilvano, in vista del voto dell’8 e del 9giugno, capita che il Sindaco De Martinis venga sconfessato dal suo stesso partito la Lega che lo considera praticamente un traditore per non aver sostenuto alle regionali le candidature di Marcello Antonelli, il Presidente del Consiglio comunale di Pescara e di Corinna Sandias anche loro come De Martinis della Lega. In questa battaglia per la conquista del potere, fatta anche senza esclusione di colpi tanto, torna alla memoria un vecchio proverbio francese che dice "à la guerre comme à la guerre"dice. Ed è per questo che assistiamo a vendetteincrociate all’interno degli stessi schieramenti, a frequenti cambi di casacca e di cui abbiamo perso il conto. Ne è una prova il recente passaggio a Forza Italia di Marcello Antonelli e di Mariarita Carota,Assessore alla cultura a Pescara, ambedue fuorusciti dalla Lega. In un periodo elettorale come questo dunque non scandalizzano agli addetti ai lavori gliintrighi, gli agguati, gli sgambetti, di cui le cronache locali sono piene e che purtuttavia ripugnano ai comuni cittadini