L'Aquila vuole il denaro

Cialente e Pezzopane scrivono al Ministro Barca per i fondi del sociale. L'accusa: prima nessuna organizzazione

L'Aquila vuole il denaro

LETTERA AL MINISTRO BARCA - Non potevano più aspettare. E così il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e l'assessore alle Politiche Sociali, Stefania Pezzopane, hanno spedito una missiva al ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, delegato alla ricostruzione dell'Aquila, per fare il punto della situazione: "L'Amministrazione comunale - si legge nella lettera inviata al ministro - ha programmato e previsto interventi attraverso un vero e proprio Piano, per una nuova infrastrutturazione sociale e attraverso il Piano di zona delle attivita' sociali, proponendo ai vari Ministeri, al Commissario Chiodi e alla Regione schede e progetti, peraltro frutto di un lavoro di ascolto di oltre 80 associazioni del volontariato. Diversi ministeri in maniera settoriale, senza una visione d'insieme e senza nessuna chiara procedura, avevano destinato dei fondi per interventi sociali a L'Aquila che non sono stati ancora usati e che paradossalmente vengono chiamati con il nome degli ex ministri o sottosegretari. Insomma - osservano sindaco e assessore - se avessimo potuto utilizzare i cosiddetti fondi 'Meloni', i fondi 'Giovanardi' e i fondi 'Carfagna', forse lo stato attuale delle cose qui a L'Aquila non sarebbe questo. Parliamo - spiegano - dei fondi stanziati nel 2009 nel decreto 77 dall'ex Ministro Meloni, ovvero i 2 milioni e mezzo destinati alla realizzazione di spazi aggregativi e ricreativi per i giovani. Parliamo degli 8,9 milioni di euro del fondo 'Giovanardi' per il sociale e dei 3 milioni dei fondi 'Carfagna' per la centro antiviolenza. Purtroppo nonostante le sollecitazioni ad incontri, le proposte inviate, i fondi sono ancora tutti fermi, ne' il commissario Chiodi ha voluto coordinare e aprire pur sollecitato un confronto".

PUNTARE SUI FONDI SOCIALI - Secondo Cialente e Pezzopane, "c'e' la necessita' di una svolta su tanti aspetti e anche sulle politiche sociali, su cui peraltro oltre a non poter realizzare strutture con fondi stanziati, abbiamo subito anche pesantissimi tagli dalla Regione Abruzzo che immemore del terremoto ha tagliato i trasferimenti per il Piano Sociale cosi' come in tutto il resto dell'Abruzzo fino al 75% costringendo i comuni del cratere ed anche il Comune dell'Aquila ad una grave contrazione dei livelli essenziali dei servizi". Pertanto - conclude la lettera al ministro Barca - "è indispensabile dare vita a un confronto per la Ricostruzione sociale con i nuovi referenti tecnici dei Ministeri per disegnare un nuovo quadro delle politiche sociali. Noi non vogliamo che questa Citta' dopo aver perso le case per il terremoto perda anche la sua identita', la sua ricchezza, il suo prestigio diventando sempre piu' povera, con problemi sociali gravi come gia' sta accadendo".

Redazione Independent