L'Abruzzo che ruba agli altri

Numeri da brivido: scoperti oltre mezzo miliardo di euro, 288 denunce e proposte di sequestri per 54 milioni

L'Abruzzo che ruba agli altri

L'ABRUZZO CHE EVADE - Nel 2011 la Guardia di Finanza ha scoperto in Abruzzo ricavi non dichiarati per circa  mezzo miliardo di euro, Irpef non versata per 5 milioni e un evasione all’IVA per oltre 53 milioni. Sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per reati fiscali 288 soggetti. In relazione alle evasioni più rilevanti, sono state avanzate decine di proposte di sequestri cautelari per garantire il credito erariale nei confronti di beni mobili ed immobili per un valore di oltre 54 milioni di euro. Complessivamente sono state eseguite circa 1.900 attività ispettive (tra verifiche e controlli) e accertati anche casi di: evasione fiscale internazionale,  con l’utilizzo di società estere poste in paradisi fiscali; elusione fiscale ovvero di illeciti risparmi fiscali realizzati da società che hanno  attuato  un preciso ”disegno elusivo” ponendo in essere operazioni con società partecipare o collegate. Numeri da brivido

LAVORO IN NERO - Serrata la lotta nei confronti del sommerso d’azienda e di lavoro. Sono stati  infatti scoperti ben 250 evasori totali e paratotali, ovvero soggetti che  pur svolgendo attività economiche non hanno mai presentato  dichiarazione dei redditi oppure indicato ricavi inferiori al 50% di quelli effettivi, con un’evasione pari a: 304 milioni di base imponibile in materia di imposte dirette; 37 milioni di IVA. In materia di contrasto al ” sommerso da lavoro”, incisiva è stata l’azione di contrasto con: la scoperta di 217 lavoratori irregolari e 95 in nero; la contestazione di violazioni fiscali e in materia previdenziale nei confronti di 156 aziende.

SCONTRINI FISCALI - Nei confronti dei soggetti obbligati al rilascio di scontrini e ricevute fiscali  sono stati effettuati ben 7.550 controlli con 1.539 violazioni contestate (pari al 20,38%)  che hanno condotto, nei casi di reiterazione delle violazioni, all’emissione di 47 provvedimenti di chiusura degli esercizi commerciali responsabili.

GIOCHI&SCOMMESSE - Particolare attenzione è stata posta al settore dei giochi e delle scommesse - che costituisce una notevole fonte di entrate - con una incisiva e capillare attività di controllo specie in materia di videogiochi al fine di riscontrare la regolarità di comunicazione dei dati sulle giocate  e quindi il relativo prelievo erariale. A seguito di tali controlli, sono stati sequestrati 15 videopoker, 45 video-games e  3 slot machine, che presentavano alterazioni nei relativi software o non erano collegati alla rete di trasmissione dati. Per questi fatti 27 soggetti dovranno chiarire la loro posizione in tribunale.

Redazione Independent