Il sistema dell'Imperatore

Scoperto un traffico internazionale di clandestini fatti entrare con carte di identità false. In manette 8 persone

Il sistema dell'Imperatore

TRAFFICO UMANO - Operazione della polizia di stato contro un traffico internazionale di clandestini, fatti entrare in Italia con false carte di identità del Comune di Pescara. Otto persone sono finite in carcere, tra questi un noto pregiudicato pescarere, Elio Imperatore, con l'accusa di associazione per delinquere falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina .

L'INDAGINE TRANSFRONTALIERA - La Squadra Mobile della questura di Pescara, sotto la direzione della procuratore  Mirvana Di Serio, ha concluso un’articolata attività di indagine che ha consentito di scoprire l’esistenza di un sodalizio criminale, dedito alla fabbricazione di documentazione falsa utilizzata per consentire l’ingresso o la permanenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari. Le indagini sono iniziate nel febbraio del 2010, a seguito di una comunicazione pervenuta dall’ufficio unità investigazioni di frontiera della polizia di stato, presso l’aeroporto di Roma – Fiumicino, dove era stata segnalata, in qualità di persona indagata, una cittadina di nazionalità georgiana.

DOCUMENTI FALSI - La polizia di frontiera dell'aeroporto di Praga ha controllato i documenti di Ana Gurashvili, residente in Italia, giunta con un volo proveniente da istanbul (Turchia) ed in procinto di imbarcarsi su di un volo diretto a Roma, insieme a due suoi connazionali. Questi ultimi sono stati arrestati perché trovati in possesso di documenti, apparentemente rilasciati da autorità italiane, ma risultati palesemente falsi. In quella circostanze, la polizia ceca, pur ritenendola coinvolta, ha permesso alla Gurashvili di volare in Italia, ma ha segnalato la circostanza all’autorità italiane. Veniva così avviata un'attività di indagine, anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, e che ha consentito di accertare che il perno delle vicende criminali era Elio Imperatore, noto pregiudicato pescarese. 

IL SISTEMA IMPERATORE - L'Imperatore aveva messo in piedi un sistema per far entrare un Italia, in maniera illegale, cittadini di nazionalità georgiana, ovviamente dietro compenso di denaro. I documenti falsi, riproducenti lo stemma ed i timpri del Comune di Pescara, oltre che il supporto logistico ai clandestini in viaggio erano il core business dei servizi offerti dal "sistema Imperatore". C'era, poi, anche un secondo versante, incentrato interamente sul territorio nazionale, e relativo alla regolarizzazione di decine di stranieri, prevalentemente di nazionalità senegalese e cinese, già presenti in Italia, clandestinamente. In questo caso la ditta Imperatore offriva contratti di lavoro, sfruttando le procedure dell’emersione dal lavoro irregolare. Per realizzare lo scopo, Elio Imperatore si serviva di alcuni complici  (fittizi datori di lavoro) che in cambio di compensi (somme oscillanti tra i 1.500 e i 3.000 euro) fornivano la documentazione necessaria alla regolarizzazione,

GLI ARRESTATI - A conclusione dell'attività investigativa, il gip del tribunale dott. Gianluca Sarandrea ha emesso la misura degli arresti domiciliari nei confronti delle seguenti persone: Ana Gurashvili, classe 1968, nata a Tiblisi (Georgia), residente a Montesilvano; Gela Areshidze, classe 1966, nata a Tiblisi (Georgia), di fatto domiciliato a montesilvano; Rinaldo Taborre, classe 1956, nato Pescara e residente a Montesilvano; Elio Imperatore, classe 1961 nato e residente a Pescara; Giovanna Forchetti, alias Gianna, classe 1949, nata a Chieti e residente a Fara Filiorum Petri (Ch). Con la medesima ordinanza è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giuiaziaria nei confronti di: Sergio Mancini, classe 1957, nato a Sulmona, residente a Pescara; Roberto Febo, classe 1945, nato a e residente a Pescara; Rossano Morgiante, classe 1952, nato a Pescara.

Redazione Independent