Il quadro della criminalità in Abruzzo

Il quotidiano Sole 24 Ore descrive una regione tra ‘luci e ombre’ con riferimento ai delitti ed alla malavita organizzata

Il quadro della criminalità in Abruzzo

Il Sole 24 Ore anche quest’anno ha pubblicato il report sulla diffusione della criminalità nelle 106 provincie italiane relativamente al 2021. La provincia con l’indice di criminalità più alto è Milano con 193.749 denunce, pari ad una media di 5.985,3 denunce per ogni 100.000 abitanti. Oristano invece è la provincia con meno criminalità con 2.429 denunce pari a 1.556,3 per 100.000 abitanti. In graduatoria la provincia di  Pescara si piazza malino cioè al 34esimo posto con 10.312 denunce e una media di 3.2090,9 per ogni 100.000 abitanti. Nelle altre province della nostra regione Teramo è 55esima e Chieti 80esima. Spicca positivamente L’Aquila al 104esimo posto in classifica, ossia poco prima di Pordenone 105esima ed Oristano 106esima. Si distingue negativamente Chieti per l’usura, risultando per quel reato, secondo solo a Ragusa. Un dato allarmante è quello della classifica sugli “omicidi da incidenti sul lavoro” che vede sempre Chieti in ottima (si fa per dire) posizione cioè al quarto posto. Per quanto riguarda le rapine in Abruzzo, Pescara è sesta per quelle in abitazioni e 14esima in quelle dei pubblici esercizi, mentre Teramo è seconda per quelle in banca. Pescara se la passa male anche per lo spaccio di droga  (settima in graduatoria) e per le numerose denunce per rapina che la collocano al 19esimo posto. A Pescara però va anche una nota di merito per quanto riguarda il reato di percosse che vede la provincia della città adriatica al 103esimo posto con 41 denunce del 2021.  

Questo pomeriggio in Prefettura a Pescara si svolgerà una conferenza stampa per analizzare e delineare il quadro della criminalità locale.