Il "problema" non è Cristiani o Maomettiani

Non è il culto religioso che divide: ma soltanto coloro che usano la forza e la violenza per convincere gli "infedeli"

La parola confusione è la migliore, la meno pesante che possiamo usare quando ci riferiamo al problema Occidente-Islam. In sostanza un gruppo di Stati che non seguono la religione cristiana da tantissimi anni cerca con disperazione i motivi per giustificare il loro comportamento (soprattutto le loro minacce con conseguente attacchi mortali contro gli "infedeli", come chiamano le religioni che non seguono la filosofia di Maometto).

Il sottoscritto e' nato cattolico e qualche volta ho anche i miei dubbi su quanto mi hanno insegnato e ripetuto per anni in merito alla nostra religione. Tuttavia e' la "mia" religione e mi sta bene. Non mi sta bene se qualcuno cerca di farmi cambiare idea, soprattutto se usa la forza per convincermi. La mia domanda, allora, e' di una semplicita' molto esplicita. Desidero essere lasciato in pace con la mia religione; se vieni a casa mia per convincermi di "cambiare" posso anche riceverti ma tu, visitatore della religione opposta, quando vedi che mi stanno bene le cose cosi' come sono bevi il tuo the', ringrazia e vai pure via.

La verita' e' che le cose non finiscono a quel punto. Magari duranta la notte qualcuno brucia casa mia, ammazza un mio parente, minaccia brutalmente per aiutarmi appunto a cambiare.

A questo punto: 1) Non cambio. 2) Mi preparo a difendermi.

Tutto il resto sono chiacchiere, piccoli dettagli qua e la' usati per sfruttare un particolare momento, per cercare di convincere gli indecisi e via di questo passo. 

Ecco perche' penso (anche sostenuto dal fatto che per qualche migliaia di anni i nemici degli "infedeli" non hanno combinato gran che per cambiare la situazione a loro favore) che la lotta di chi non mi vuole piu' cristiano (ma Maomettano) e' soltanto tempo perduto....

Benny Manocchia