Film italiano escluso dagli Oscar

"A Ciamba" prodotto da Martin Scorsese non parteciperà alla serata hollywoodiana del 4 marzo. Una lettrice di AI.it interroga Benny Manocchia sulle ragioni di questa mancata scelta

Film italiano escluso dagli Oscar

FILM ITALIANO ESCLUSO DAGLI OSCAR. Una lettrice di AbruzzoIndependent (la signora o signorina R.F. di Pescara) mi ha inviato una email chiedendo informazioni sulla esclusione del film italiano "A Ciamba" dalla rosa dei film presenti alla serata hollywoodiana degli Oscar. Il film era stato prodotto da Martin Scorsese, eppure i giurati hanno detto no al lavoro di quel grande regista. Forse perche' il film ha incassato soltanto 70 mila dollari dall'ingresso sul mercato internazionale? La risposta, gentile lettrice, sarebbe molto lunga, percio' restiamo sui fatti. I piu' grossi produttori di Hollywood da un po' di tempo hanno investito un mucchio di dollari sulle produzioni di film inglesi, francesi e dell'est Europa. Denaro che in qualche modo i tycoons della mecca del cinema intendono riavere con un buon profitto. Percio' i 5 film esteri che saranno in lizza il 23 gennaio (la serata degli oscars sara' il 4 marzo) rappresenteranno il quintetto sovvenzionato dai ricconi di Hollywood. Chiaramente l'Italia e' fuori. Ormai quella cittadina e' diventata come una grossa zuppiera dove chi investe, per esempio, 4 milioni di dollari, si aspetta, in ritorno, almeno 6 milioni. Le star ricevono 50 milioni a film, i registi spesso anche di piu', le banche che sfornano il liquido, chiedono il solito 25 per cento. Un film per reggere economicamente dovra' incassare centinaia di milioni di dollari. In America oggi i biglietti di ingresso nei teatri vanno da 15 a 20 dollari a testa, proprio per riempire in parte questo pozzo, dove ormai sono in tanti ad attingere. Entrano cosi' in gioco gli incassi di film esteri, sovvenzionati appunto da Hollywood. Un giro non tanto vizioso che soltanto la televisione potrebbe controllare con l'arrivo di migliaia di eccezionali nuovi canali. Comunque sono tanti, in America, pienamente convinti che prima o poi Hollywood avra' un nuovo sostituto, piu' moderno ma anche piu' falso.

Benny Manocchia

bennymanocchia3@gmail.com