Famiglia teatina costretta da 6 mesi in alloggio a rischio crollo

Intervento bipartisan dei consiglieri Zohbi e Costa al Sindaco Di Primio: "Usi la sua influenza o scriviamo al Prefetto"

Famiglia teatina costretta da 6 mesi in alloggio a rischio crollo

FAMIGLIA TEATINA COSTRETTA DA SEI MESI IN ALLOGGIO PERICOLANTE. Il Consigliere Comunale, Capogruppo dell’IDV, Bassam El Zohbi - già Assessore alle Politiche per la Casa - ed il Consigliere Comunale del PDL - Forza Italia, Presidente della IVª Commissione Consiliare “Servizi Sociali, Sanità, Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili”, Stefano Costa, hanno chiesto al Sindaco Umberto Di Primio d'intervenire urgentemente sul caso della famiglia teatina, composta da padre, madre incinta e figlia piccola a carico, che vive in condizioni di gravissimo disagio abitativo ed economico, all’interno di un alloggio (privato!) puntellato dai vigili del Fuoco perché a rischio crollo e con una ordinanza di sgombero già attiva.

"Questa mattina - raccontano i consiglieri - questa famiglia si è recata all’Ufficio Politiche per la Casa ma nessuno, ripetiamo nessuno, ha voluto conceder loro udienza. Ci domandiamo dov’è la responsabilità delle Istituzioni? Dov’è la responsabilità dei Dirigenti o di chi è chiamato ad interessarsi di questi casi al limite della sopravvivenza? Se il Dirigente ed il Funzionario non ricevono di venerdì, l’Assessore è in penombra, il Sindaco afferma che la cosa non lo riguarda perché si tratta di un “problema dell’Ufficio” e il Segretario Generale accusa chi segnala simili casi inumani ed al limite della sopravvivenza di “indebita ingerenza”, ci domandiamo: chi dovrebbe aiutare questa famiglia che specie in queste ore di forti pioggia vede crescere sempre più il rischio di crollo del solaio? Poiché è di tutta evidenza che l’Amministrazione Comunale ed i vertici Dirigenziali del Comune hanno deciso di lavarsene le mani, rivolgiamo un invito al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i Consiglieri Comunali affinché, con atto proprio, prendano in esame detto caso al limite della vivibilità dando una risposta immediatapoiché è in gioco la pubblica e privata incolumità di cittadini di Chieti"

Secondo gli scriventi, infatti, sarebbero ben tredici (13) gli appartamenti vuoti che l’Ufficio comunale adibito all'edilizia residenziale convenzionata potrebbe assegnare agli aventi diritto. "Resta inteso- concludono gli scriventi - che se non avremo risposte alle nostre pressanti denunce entro gli inizi della prossima settimana, con l’urgenza che il caso impone, chiederemo udienza a S.E. il Prefetto di Chieti affinché intervenga per risolvere il problema e stabilire una volta e per tutte le reali responsabilità".

 

Redazione Independent