Elogio dell'ipocrisia

Destra e sinistra non concordano su nulla tranne quando si tratta di difendere l'onore delle "signore" di Palazzo

Elogio dell'ipocrisia

IN DIFESA DI FRANCO BATTIATO. Da destra e da sinistra si sono avventati su Franco Battiato per aver detto «Mi rallegro quando un essere non è così servo dei padroni, come queste troie in giro in Parlamento che farebbero qualunque cosa invece di aprirsi un casino». I versi del cantautore, scritti nel 2009 in "Innes Auge", «come un branco di lupi che scende dagli altopiani ululando...» hanno un sapore profetico. Solo che stavolta i lupi o lo"sciame di api" si sono avventati su di lui per osato pronunciare quella frase. Passi per la Biancofiore (Pdl), per la Meloni (Fratelli d'Italia), e anche per Caterina Pes (Pd) e per la Lupo (M5S) che con prodigiosa prontezza ha studiato e imparato il "politichese". Non sorprende nemmeno il "disagio" manifestato dal Presidente del Senato Grasso, siciliano come Battiato.

CONTRO BATTIATO TUTTI PERFINO LA BOLDRINI. Ciò che dispiace maggiormente sono le espressioni usate dalla Boldrini, l'ex Alto Commissario dell'ONU per i rifugiati, contro il cantautore: «Da Presidente della Camera e da donna, respingo nel modo più fermo l'insulto che arriva alla dignità del Parlamento». Costoro, memori di Voltaire che diceva «datemi una frase staccata dal discorso di un uomo ed io ve lo farò impiccare», basandosi su quella espressione indubbiamente forte detta da Battiato: «Troie in giro in Parlamento», lo hanno crocefisso ignorando che tutta la vita del Maestro, non solo artistica, è un percorso tutt'altro che maschilista e sessista. Era palese a tutti che Battiato, che ha fatto male a scusarsi, non ce l'aveva con le donne, ma con tutti coloro, uomini e donne, che hanno fatto del mercimonio non solo del proprio corpo ma anche dei principi morali una ragione di vita.

COLORO CHE «HANNO SUBITO UN MUTAMENTO ATROPOLOGICO». D'altra parte il Parlamento italiano, anche quello attuale, non è forse infestato da un certo numero di eletti che la morale l'hanno
messa sotto i piedi?. Maestro anche di vita Battiato ci rivela la vera natura di certe persone che «sembrano uomini, ma non appartengono al genere umano». Anche noi, come lui pensiamo che hanno subito "un mutamento antropologico". E anche noi come l'autore di "Innes Auge", ci chiediamo «di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori se non avessero moneta sonante da gettare come ami tra la gente". Altro che un volgare maschilista è questo poeta grande come De André che già nel 1991, anticipando "Mani Pulite" cantava «Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore».

Clemente Manzo