Di Primo 'tradisce' Forza Italia ma riesce a far approvare il Bilancio da 40 milioni

Il 7 luglio scade il termine per ritirale le dimissioni presentate venti giorni fa. Il coordinatore Pagano lo attacca

Di Primo 'tradisce' Forza Italia ma riesce a far approvare il Bilancio da 40 milioni

DI PRIMO SALUTA FORZA ITALIA MA RIESCE A FAR APPROVARE IL BILANCIO. Con 11 voti a favore e 10 contrari, assente l'intero gruppo di Forza Italia che non ha partecipato alla seduta (ma nella maggioranza di centrodestra vi sono state anche anche altre defezioni) il Consiglio comunale di Chieti ha approvato il Bilancio di Previsione e il Dup, documento unico di programmazione. Il sindaco Umberto Di Primio, che ha annunciato l'uscita da Fi, manterrà in piedi, fino al prossimo 7 luglio quando scadranno i termini che le rendono efficaci, le dimissioni rassegnate dopo il braccio di ferro con il gruppo consiliare di Fi. "Il dato politico dice che non ho più una maggioranza come uscita dalle urne, ma grazie al senso di responsabilità straordinario di chi è stato seduto in Consiglio senza farmi ricatti fino all'ultimo momento - ha detto Di Primio - e soprattutto grazie a coloro che non avevano l'obbligo di stare in aula, quelli della minoranza che ci hanno consentito di andare avanti, oggi Chieti ha un bilancio che ci consente di fare lavori e manutenzioni per la città per 40 milioni".

PAGANO LO ATTACCA. "Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio dichiara unilateralmente di non considerarsi più di Forza Italia e non posso che prenderne atto. Ma dovrà essere lui a spiegare perché intende far ricadere su Forza Italia un problema di contrapposizione non politica ma meramente personale, quindi da affrontare e risolvere in altra sede". Il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano interviene a margine di una nota diffusa dal primo cittadino teatino, dimissionario fino al 7 luglio, che fa seguito dell'approvazione del bilancio di previsione del Comune. "Ricordo a me stesso che Di Primio poco più di un anno fa venne accolto a braccia aperte da Forza Italia, che lo ha sostenuto con convinzione e lealtà non solo nel suo percorso amministrativo iniziato nel 2015 a Chieti, ma anche nell'azione di indirizzo politico nel suo complesso. Ricordo invece a lui, anche se dovrebbe saperlo benissimo, quanto io mi sia speso in prima persona, non lesinando tempo, impegno e mediazione, per ricucire lo strappo tra il sindaco e una parte dei consiglieri di maggioranza che prima lo avevano sostenuto e che poi hanno invece ritenuto di assumere una posizione critica nei suoi confronti. Fino all'ultimo, in qualità di coordinatore regionale di Forza Italia, ho provato in tutti i modi ad accorciare le distanze e smorzare i toni di una contrapposizione anche aspra, senza alibi e senza strumentalizzazioni. Per trovare un punto di incontro – prosegue Pagano – occorre la volontà di arrivarci, che forse al sindaco è mancata. Personalmente avevo invitato tutti i consiglieri forzisti ad assumere un atteggiamento responsabile, a essere presenti in aula e votare il bilancio, a tutela dei cittadini di Chieti e del loro diritto a essere amministrati dal centrodestra secondo le indicazioni pervenute dalle urne nel 2015. La mia linea è stata quella della convergenza, della coerenza, del bene della città. Non tutti l'hanno intesa così e hanno voluto sostenerla, preferendo invece la prova di forza e lo strappo: chi ha sbagliato se ne assume la responsabilità personale e politica. Di Di Primio – conclude Pagano – ho apprezzato le qualità e l'entusiasmo. Ne apprezzo un po' meno un decisionismo che di politico, nel senso migliore del termine, ha poco o nulla".

Redazione Independent