Del Corvo ritira dimissioni

Il presidente della provincia di L'Aquila non trova lo scranno e torna al suo posto. Accuse di Rc

Del Corvo ritira dimissioni

DEL CORVO RITIRA LE DIMISSIONI. ACCUSE DI MEROLA. «Con il ritiro delle dimissioni di Del Corvo siamo alla farsa della politica politicante che alimenta il progressivo distacco dei cittadini dalle Istituzioni». Così Francesco Marola, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, ha commentato la notizia. «Se era rimasta una qualche credibilità al Presidente dopo l'inchiesta sugli appalti scolastici e il suo maldestro tentativo di prendere le distanze dal suo dirigente Valter Specchio - ha rincarato Merola - ora l'ha persa definitivamente». Parole pesanti come macigni che vanno ad aggiungersi a quelle di Filippo Piccone, che aveva pesantemente criticato lo "strappo" del collega di partito. «Come avevamo detto - ha spiegato il segretario di Rc - era evidente che la scarna lettera di dimissioni non conteneva altri contenuti politici che l'ambizione di una candidatura alle elezioni politiche, per questo avevamo chiesto almeno coerenza nel mantenere le dimissioni. Tentare di abbandonare la Provincia per le proprie ambizioni, poi ritirare le dimissioni per non aver trovato spazio nella lista del Pdl (lista di nominati con la legge elettorale vigente detta "porcellum", che nessuno dei principali partiti presenti in parlamento ha voluto realmente modificare in questi 5 anni) è il triste epilogo di questa vicenda tutta personale». Merola ha, infine, chiesto ad Antonio Del Corvo di «dimettersi sul serio e non per finta».

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