Cozzi e D'Onofrio assessori. Ruggero: "Chiederò la sfiducia di Maragno"

La Giunta del Comune di Montesilvano passa da 5 a 7 assessori. Anelli (M5S) polemico con la stampa che l'aveva dato presidente del Consiglio comunale

Cozzi e D'Onofrio assessori. Ruggero: "Chiederò la sfiducia di Maragno"

MONTESILVANO: LA NUOVA GIUNTA MARAGNO. Valter Cozzi del Nuovo centro destra (Ncd) e Lucia D’Onofrio della lista civica Montesilvano in Comune sono i nuovi assessori della giunta Maragno che da cinque passa a sette. Il tentativo tanto pubblicizzato di mantenere una squadra di governo ristretta dal punto di vista numerico, all’insegna del risparmio, non è durato molto a lungo. Troppe le spinte interne ed esterne e il sindaco ha deciso infine di ingrossare le fila della giunta, accaparrandosi così qualche appoggio in più in Consiglio comunale. Infatti dopo il voltafaccia dei consiglieri dissidenti di Forza Italia: Manola Musa, Anthony Aliano, Claudio Daventura, Debora Comardi e Stefano Di Blasio, si fanno strada vecchi e nuovi nomi. Così Cozzi, esponente della vecchia guardia montesilvanese, diventa assessore ai Lavori pubblici, incarico che era stato affidato al vice sindaco Ottavio De Martinis, mentre D’Onofrio, eletta con soli 98 voti, che non era entrata in Consiglio nello scorso maggio, diventa direttamente assessore con delega al Commercio, alleggerendo Paolo Cilli dei suoi attuali compiti. Restano invariate quelle dell’assessore Maria Rosaria Parlione; passano le deleghe di Protezione Civile e Polizia Municipale da Leo Brocchi a Ottavio De Martinis. Infine Caterina Verrigni passa le competenze al Patrimonio e Valorizzazione Comunale alla collega D'Onofrio.

LA RABBIA DI RUGGERO (PD). Intanto però c’è chi è convinto che queste candidature abbiano scontentato più di un personaggio e quindi Lino Ruggero, consigliere di Montesilvano democratica annuncia la presentazione di una sfiducia al sindaco durante il Consiglio comunale del 20 novembre. Chi sosterrà il sindaco Francesco Maragno? Alcuni per lui hanno rischiato la fedeltà al partito: parliamo del consigliere Pd (partito democratico) Gabriele Di Stefano, schieratosi con la maggioranza pur essendo all’opposizione, mentre altri, come i dissidenti dello scorso settembre, hanno votato con l’opposizione pur essendo di maggioranza. Insomma cosa fanno i dirigenti dei maggiori partiti? Forse l’appartenenza o meno ad un partito è poca cosa nell’esplosiva politica cittadina. La situazione promette nuovi sorprendenti sviluppi.

ANELLI (M5S): NON DOVEVO ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO?.Sulle nomine della nuova giunta è intervenuto anche il consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle, Manuel Anelli, in seguito alle voci di una sua nomina come presidente del Consiglio comunale "Ormai - dice - da quando il Sindaco Maragno ha dato le dimissioni (poi ritirate) i nostrani reporter d’assalto in cerca dello scoop del Watergate (in verità più simili a fattucchieri dediti a vaticini) continuano con i loro articoli che ormai a cadenza regolare insinuano nei cittadini di Montesilvano che il Movimento Cinque Stelle sia in maggioranza, magari pure con qualche assessorato e, perché no, per i più fantasiosi anche in procinto di ricoprire il ruolo di vice Sindaco. Prendendo ancora per buono quel poco che rimane dell'informazione italiana possiamo solo pensare che gli articoli di questi giorni sono frutto solo di preveggenze o di visioni (e lo speriamo vivamente!) e non di imbeccate ad arte di personaggi che vorrebbero ancora aggirarsi senza alcun titolo tra i banchi del Consiglio Comunale. Come mai la pubblicazione della notizia che un esponente del Movimento Cinque Stelle ricoprirà la carica di Presidente del Consiglio Comunale non è stata preceduta da una verifica e da una conferma da parte di un esponente locale del Movimento stesso?Non ci facciamo, né ci faremo intimidire - conclude - o dettare le nostre scelte politiche da articoli di stampa. Se un giorno arriverà la prospettiva che la Presidenza del Consiglio Comunale sia meglio gestita nelle nostre mani, la vaglieremo in serenità senza condizionamenti di sorta. Se ciò avverrà non sarà per un mero scambio di favori e poltrone, ma solo perché il Consiglio Comunale avrà verificato che l’attuale Presidente non è più espressione della maggioranza dei consiglieri. Fin ad allora noi siamo e saremo forza di opposizione tanto costruttiva a collaborare nei provvedimenti che riterremo positivi quanto intransigente nel combattere quei provvedimenti che riterremo negativi".

Pervinca