Corso Vittorio in versione "ibrida" è un disastro. Le ragioni e i perchè

La decisione di riaprire al traffico l'arteria principale della città è sbagliata: non ci sono parcheggi, il commercio non parte e lo smog aumenta

Corso Vittorio in versione "ibrida" è un disastro. Le ragioni e i perchè

CORSO VITTORIO, UNA SCELTA IBRIDA CHE NON FUNZIONA. La decisione dell'amministrazione comunale di Pescara di riaprire al traffico, e in questo modo, l'arteria principale della città, cioè Corso Vittorio, e di tenerla chiusa durante il week end, sabato dalle ore 18, è una soluzione ibrida e, a nostro modestissimo avviso, completamente sbagliata. Se non siete d'accordo con la nostra posizione, che abbiamo preso da tempo, continuate nella lettura perchè proveremo a spiegarvi le nostre ragioni ed i nostri perchè.

VIABILITA' E TRAFFICO. Inanzitutto, l'idea di riaprire al traffico auto per consentire la circolazione e, dunque, migliorare il traffico era stata facilmente bypassata dall'apertura dell'alternativa lungo l'area di risulta che, benchè bocciata dal Tar per vizi formali e quindi facilmente superabili con apposita delibera (decisione) del Comune, si adattava perfettamente allo scopo. La "parallela" a Corso Vittorio, aggiustata nel rispetto delle normativa, avrebbe addirittura agevolato la ricerca del parcheggio in quella "pista di atterraggio per aerei" che oggi è rappresentato dal piazzale davanti alla stazione ferroviaria. 

CAPITOLO INQUINAMENTO. Dal punto dell'emissione nel centro di Pescara di polveri sottili e smog provenienti dai tubi di scappamento delle varie automobili intransito e che hanno reso in passato l'aria irrespirabile, come dimostrato in passato dalle centraline dell'Arta, basti pensare che alle 8 del mattino, tanto per fare un esempio, si perdono circa cinque minuti al semaforo direzione nord-sud e che in termini di inquinamento non so a quanto veleno immesso nell'aria ammonta. Adesso che siamo in inverno il forte odore dello smog, complice la pioggia, che butta al suolo le particelle, non si percepisce. Ma quando le temperature si alzeranno allora si avrà la piena consepevolezza, anzi la certezza, del reale effetto dell'inquinamento nel "cuore" della città di Pescara.

IL COMMERCIO VERRA' RILANCIATO? Per quanto riguarda il rilancio delle attività commerciali c'è, poi, una considerazione banale - sempre a nostro modestissimo avviso - ma utile a favorire la discussione ed eventualemente a prendere provvedimeni, ahinoi purtroppo costosi. Quei commercianti favorevoli alla riapertura dovevano, se proprio pensavano che le loro attività andassero male per la mancanza di traffico, anche imporre il ripristino dei parcheggi lungo il corso per permettere ai clienti di (nell'ordine) sostare, scendere, fare acquisti, ripartire. Insomma, si sono scordati di un banalissimo ma fondamentale dettaglio e che chiunque, passeggiando, può osservare. E, soprattutto, a Pescara, non circola più un'auto. Zero traffico ed è anche questo un effetto della crisi economica.

Se non siete d'accordo e volete contribuire al migliormento dello status quo spiegate le vostre ragioni e commentate anche usando l'hashtag #corsovittorio.

Marco Beef