Considan, la Cgil chiede la revoca dei licenziamenti

Il consorzio gestiva l'impianto di depurazione consortile di tre Comuni del pescarese ma è in liquidazione ormai da anni

Considan, la Cgil chiede la revoca dei licenziamenti

REVOCARE I LICENZIAMENTI. La Filctem Cgil interviene polemicamente sul licenziamento di tre lavoratori del Considan, il consorzio che gestiva l'impianto di depurazione consortile di tre Comuni del pescarese e in liquidazione ormai da anni, e nello stesso tempo chiede che il provvedimento venga revocato per decidere le sorti di queste tre persone. Le vicende dei tre sono slegate rispetto a quelle degli ex colleghi, come ha ricostruito Domenico Ronca, segretario provinciale Filctem, perche' nel 2008, quando le attivita' del Considan e 16 dei 19 lavoratori sono passati all'Aca, per i tre non e' avvenuto questo passaggio e si attendeva un'intesa che non e' mai arrivata.

UN LUNGO PELLEGRINAGGIO. I lavoratori sono stati inizialmente utilizzati al centro Trisi di Montesilvano, dopo di che il Centro Trisi e' stato riconsegnato al Comune, che lo ha affidato all'azienda speciale Deborah Ferrigno, senza pero' ricollocare nell'azienda speciale i lavoratori, contrariamente a quanto prevede l'articolo 2112 del Codice civile. Per i tre, ha spiegato sempre Ronca, si e' tentato di arrivare a un accordo con tutti i soggetti pubblici coinvolti, e cioe' i Comuni di Montesilvano, Citta' Sant'Angelo, Silvi e con l'Aca e sembrava ci fosse la disponibilita' a trovare una via di uscita quando e' arrivato il licenziamento in tronco, da parte della liquidatrice del Considan.

COSA CHIEDE IL SINDACATO. La richiesta del sindacato e' di convocare l'assemblea dei soci per revocare il licenziamento e di procedere alla liquidazione del Considan, con la sua chiusura. Ronca ha anche paventato l'esistenza di un possibile danno erariale ai danni della collettivita', considerato che "non si spiegano le ragioni di una liquidazione cosi' lunga".

L'AVVOCATO TENAGLIA. L'avvocato Angelo Tenaglia, che sta seguendo il caso, ha parlato di un "guazzabuglio medievale locale" e ha sottolineato che "i costi della liquidazione del Considan non sono giustificabili, e un funzionario di una delle amministrazioni coinvolte si potrebbe occupare di portarla avanti". Se non si dovessero intravedere soluzioni, l'impugnazione appare l'unica via.

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