Chieti-Dinamica Generale, sfuma all’overtime il sogno della Proger

I virgiliani si impongono 79-84 grazie alla maggiore esperienza e negano ai teatini la gioia di battere un’altra grande al PalaLeombroni

Chieti-Dinamica Generale, sfuma all’overtime il sogno della Proger

SFUMA ALL’OVERTIME IL SOGNO DELLA PROGER. Non si è avverato purtroppo il sogno di battere un’altra grande al PalaLeombroni: la Proger ha dovuto capitolare nel finale di fronte a una Dinamica Generale molto cinica, a tratti glaciale, grazie soprattutto a Justin Hurtt, autore di 32 punti e 10 rimbalzi e, soprattutto, al carisma di Klaudio Ndoja, che nei momenti cruciali dell’overtime ha preso per mano la squadra con una personalità fuori dal comune. Le Furie dal canto loro hanno provato a fare la loro partita e nulla si può rimproverare agli uomini di coach Galli, se non la solita imprecisione ai tiri liberi, che ha inciso allo stesso modo in cui decretò la sconfitta due settimane fa contro Imola. I virgiliani hanno dimostrato di meritare ampiamente il secondo posto in classifica, sfruttando la maggiore fisicità del roster e, soprattutto, le maggiori rotazioni. E’ evidente la differenza di obiettivi tra le due formazioni, le Furie sanno che dovranno lottare sino al termine per la permanenza della categoria, ancor più in vista del doppio impegno settimanale che li attende e che potrebbe rappresentare un importante spartiacque per le restanti gare: mercoledì prossimo a Trieste e domenica prossima contro i cugini e rivali di Roseto. Mantova invece, come anche ricordato da coach Galli nella diretta di mercoledì scorso a Reteotto, ha potuto permettersi un roster del genere grazie anche al pagamento della Luxury Tax, cosa non da poco per una squadra che ambisce alla vittoria finale. Diciamo che , in sostanza, la chiave della gara è stata proprio questa: una squadra che controlla i minuti finali e rientra in partita ad un minuto dalla sirena dei tempi regolamentari dominando successivamente l’overtime, contro un gruppo di giovanissimi guerrieri ai quali manca il famoso sangue freddo, che solo l’esperienza può darti, per mantenere i nervi saldi nei momenti topici della gara. Per il resto è stata una partita molto tattica e fisica, con le due difese che hanno sicuramente limitato gli attacchi avversari ed in cui le Furie hanno faticato oltremisura a mantenere le redini di una gara che peraltro li ha visti in vantaggio, anche se punto a punto, per lunghi tratti.

LA GARA. Coach Galli manda in campo uno starting five diverso dal solito, cercando di contrastare fisicamente quello di coach Martellossi che risponde con Di Bella, Ndoja, Simms, Hurtt e Amici. La scelta di Cedro si rivela azzeccata, in quanto Allegretti è l’unico in grado di reggere nel primo quarto, insieme con Armwood non al 100 %, la difesa mantovana abbastanza fallosa. Justin Hurtt apre con una tripla, che sarà l’unica della frazione, e Kenneth Simms è ogni presente soprattutto nel pitturato. Molti sono gli errori da parte di entrambe le squadre, le scarse percentuali stabiliscono un punteggio molto basso alla prima sirena: 12-15. Iniziano le rotazioni per le due squadre, Matteo Piccoli e Andrea Piazza danno respiro a Sergio e Armwood e proprio Piccoli piazza un’importante tripla ad inizio secondo quarto, pareggiando il punteggio sul 15-15. Nei primi cinque minuti della frazione, Mantova torna in vantaggio e lo mantiene con i due della panchina Gandini e Gergati ma le Furie tengono il punteggio e, dopo un’entrata stratosferica di Monaldi a 4:55 dalla seconda sirena, coach Martellossi chiama timeout visibilmente preoccupato sul 20-24. Due triple di capitan Sergio ed una grande match-up impostata da coach Galli costringono Mantova sino al termine della frazione a restare a quota 24, mentre le Furie chiudono in vantaggio 30-24, tirando col 35% dal campo e mandando in bonus gli avversari, lasciandoli per ben cinque minuti senza segnare.

Sulle gradinate del PalaLeombroni c’è ottimismo, pur sapendo che sarà una gara difficilissima sino alla fine. All’inizio del terzo quarto Justin Hurtt sale immediatamente in cattedra ed annulla in un minuto il vantaggio delle Furie. La gara va avanti punto a punto, con Armwood ed Allegretti sugli scudi ed un Lilov falloso, un po’ nervoso e poco produttivo. I virgiliani restano in gara, oltre che con Hurtt, anche con tutto il resto del roster, nonostante l’alto numero di falli commesso, ed è un’impossibile tripla di Piccoli a fil di sirena ad impattare il punteggio finale del terzo quarto sul 47-48. La gara continua ad essere molto fisica, le percentuali basse; si intuisce anche sulle gradinate che vincerà chi avrà i nervi più saldi. Ivan Lilov, annullato completamente dalla difesa degli Stings per i primi tre quarti, inizia finalmente a carburare ed a creare problemi a coach Martellossi. I lombardi invece iniziano a riscoprire Klaudio Ndoja, anch’egli assente sino ad allora. Sul 56-51 per le Furie, Mantova sembra sulle gambe e la gara va avanti soprattutto con le iniziative personali di Lilov e Ndoja. Si arriva a 90 secondi dal termine con la Proger avanti 68-61 e si inizia ad immaginare l’ennesima impresa dei biancorossi contro una grande... che però è grande… Hurtt ed Amici riaprono i giochi con un’entrata ed una tripla; per contro le Furie gestiscono in maniera totalmente confusionaria il vantaggio e, dopo un errore al tiro, Isaiah Armwood commette fallo su Hurtt che realizza i due liberi del pareggio 68-68 con cui termina la gara regolamentare. Il pubblico è incredulo, si è assistito all’esatta fotocopia dell’ultimo minuto gestito contro Imola, è stato dilapidato un vantaggio che solamente dei ragazzi inesperti possono buttare al vento, non c’è altra spiegazione. La squadra sta bene a livello psicofisico e non c’è stato nessun altro motivo che ha scaturito tale ‘suicidio’. L’overtime si apre con una tripla del solito Hurtt cui risponde capitan Sergio. La Dinamica Generale arriva ad un vantaggio anche di cinque lunghezze che costringono coach Galli a chiamare timeout ma ad un minuto e dieci dalla sirena le Furie sono ancora avanti 77-76. Sono due errori in entrata dello splendido Monaldi e diversi altri errori dalla lunetta a stabilire il risultato finale: Mantova porta a casa una soffertissima vittoria 79-84 e le Furie tornano a leccarsi le ferite per aver dilapidato più volte i vantaggi accumulati.

E’ palese che si tratti solo ed esclusivamente di inesperienza, non si può assolutamente condannare un gruppo di giovanissimi che hanno dato comunque il massimo sotto ogni punto di vista. Ci sarà da soffrire sino al termine del torneo, è vero, ma non ci sarà tempo per piangersi addosso. Oggi pomeriggio le Furie tornano ad allenarsi in vista della trasferta triestina di mercoledì prossimo cui farà seguito il derby contro i cugini rosetani domenica prossima alle ore 17. I ragazzi di coach Galli hanno dimostrato in più di un’occasione di avere la mentalità giusta per riprendersi in fretta da sconfitte di questo tipo, un motivo in più per continuare a dar sostegno a questo splendido gruppo. Forza ragazzi, attendiamo con trepidazione un doppio exploit!

Proger Chieti - Dinamica Generale Mantova 79-84 (12-15, 18-9, 17-24, 21-20, 11-16)
Proger Chieti: Piazza 1 (0/1 da due), Allegretti 14 (2/5, 2/5), Piccoli 6 (2/3 da tre), Vedovato 5 (2/3 da due), Sergio 11 (0/1, 3/11), Lilov 14 (3/8, 2/5), Monaldi 15 (5/10, 1/7), Armwood 13 (5/8, 0/2) N.E.: Marchetti, Sipala

Coach: Massimo Galli
Tiri Liberi: 15/23 – Rimbalzi: 34 31+3 (Armwood 8) – Assist: 10 (Monaldi 4) – Cinque Falli: Lilov
Dinamica Generale Mantova: Ndoja 12 (2/3, 1/6), Moraschini, Di Bella 4 (2/3, 0/4), Simms 15 (5/6 da due), Hurtt 32 (7/10, 4/8), Gandini 2 (1/1, 0/1), Amici 11 (1/3, 3/9), Gergati 8 (0/3, 2/3) N.E.: Alviti, Fumagalli

Coach: Alberto Martellossi
Tiri Liberi: 18/23 – Rimbalzi: 44 41+3 (Ndoja 10) – Assist: 16 (Simms, Hurtt, Amici 3) – Cinque Falli: Amici

ARBITRI: Brindisi di Torino, Saraceni e Tallon di Bologna.

NOTE:

Spettatori: 1200.

Tiri liberi: Chieti 15/23; Mantova 18/23.

Percentuali di tiro: Chieti 27/69  (10/33 da tre,  3 ro, 31 rd);

Imola 28/69 (10/32 da tre, 3 ro, 41 rd).

IL MIGLIORE: Hurtt (Mantova), Allegretti (Chieti).

 

Stefano Tortoreto