“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Caso Cospito, la Cedu respinge il ricorso: “Nessuna persecuzione giudiziaria”
L’avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini, ha definito la decisione “scontata” e ha ricordato che tra quattro mesi scadranno i quattro anni di 41-bis già applicati al suo assistito
La Corte europea dei diritti umani ha dichiarato “manifestamente infondato” il ricorso presentato da Alfredo Cospito, anarchico insurrezionalista pescarese detenuto al 41-bis. Il detenuto, condannato per l’attentato al dirigente Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e per l’attacco contro una scuola di allievi carabinieri ,aveva contestato sia l’applicazione del regime speciale, sia la mancata revoca per ragioni di salute durante il lungo sciopero della fame iniziato nell’ottobre 2022 e concluso nell’aprile 2023.
Secondo i giudici di Strasburgo, le autorità italiane hanno fornito elementi sufficienti a giustificare la misura, basata su prove dettagliate relative al profilo criminale di Cospito, al suo ruolo in movimenti anarchici sovversivi e alla diffusione di scritti considerati come incitazioni alla violenza. L’ordinanza ministeriale che ha disposto il 41-bis – si legge nella sentenza – contiene una valutazione “dettagliata e personalizzata” fondata su documentazione di diverse agenzie statali.
Quanto alle condizioni di salute, la Corte ha ritenuto che Cospito fosse stato informato degli effetti dello sciopero della fame e del trattamento medico previsto, sottolineando che il detenuto era monitorato quotidianamente dai sanitari. Il deterioramento fisico, hanno osservato i giudici, è dipeso da una scelta consapevole dell’interessato di sospendere l’alimentazione.
L’avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini, ha definito la decisione “scontata” e ha ricordato che tra quattro mesi scadranno i quattro anni di 41-bis già applicati al suo assistito. L’auspicio della difesa è che non sia disposto un rinnovo.




