“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
ATTENTATO ADINOLFI: ARRESTATO COSPITO. Alfredo Cospito, 45 anni, è l'anarchico di Pescara arrestato a Torino insieme a Nicola Gai. Insieme avrebbero preparato l'attentato che ha portato alla gambizzazione dell'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, il 7 maggio di quest'anno nei pressi della sua abitazione. Cospito era un nome già noto ai Ros e Digos, quando operava negli ambienti dell'eversione pescarese, dove era cresciuto. L'attentato venne rivendicato dal Fai (Federazione Anarchica Informale) "Nucleo Olga".
DA PESCARA A TORINO. Il 45enne si trasferì presto a Torino dove prese contatti con le frange estreme dell'anarchia piemontese. Ha fatto parlare di sè a causa di una denuncia per diserzione. All'età di 20 anni circa, dopo aver usufruito di una licenza durante il servizio militare, non si presentò in caserma alla sua scadenza. Al giudice dichiarò di essere anarchico rifiutando anche l'avvocato difensore. Dopo essere stato condannato, ottenne la grazia dell'allora
Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
INTERCETTATO NEL NEGOZIO DELLA FIDANZATA. Ad incastrare Cospito e Gai sarebbero stati i colloqui intercorsi tra i due, intercettati dagli inquirenti, nel negozio della compagna di Cospito Anna Beniamino, indagata a piede libero. Gai avrebbe pronunciato una frase nella quale sembra avesse ammesso di aver sparato e di essere preoccupato per il possibile ritrovamento dell'arma dell'attentato. «Pensa se trovano quel pistolone!», dice Gai in un'intercettazione. E, aggiunge «io te lo dico: si ho sparato, ma non...». In una conferenza stampa il Procuratore Capo di Genova Michele Di Lecce ha affermato che è stato un attentato «curato nei minimi dettagli, preparato da tempo con molta cura» ma che i due anarchici hanno agito in modo isolato.
C.M.