Caos sulla tratta Carpinone-Sulmona

Il Molise si esprime sulla linea ferroviaria: «Patrimonio da salvare». Ma l'Abruzzo tace, perchè?

Caos sulla tratta Carpinone-Sulmona

IL MOLISE SI ESPRIME. E L'ABRUZZO? Si torna a parlare della tratta ferroviaria che collega Carpinone (Isernia) a Sulmona: una linea che secondo l'assessore ai Trasporti della Regione Molise, Nagni«è un patrimonio da salvare». A margine di un tavolo tecnico cui hanno partecipato sindaci e associazioni di Abruzzo e Molise, Nagni ha affermato che «occorre considerare l'aspetto naturalistico e architettonico dell'infrastruttura». Le due regioni dovranno immaginare percorsi autonomi: «Noi siamo pronti a intervenire ampliando il quadro delle opere strategiche su ferro». In Abruzzo, da tempo la Sangritana chiede (invano) di potersi occupare direttamente della Sulmona-Carpinone, subentrando a Trenitalia che l'ha ormai dismessa. A proposito di Abruzzo, come mai nessuno dei nostri politici si è ancora espresso in merito a questa linea ferroviaria? Sembra che, in concreto, della questione importi più al Molise che non a noi.

L'APPELLO DEL PD. Nei mesi scorsi, quando in Molise il consiglio regionale non era stato ancora rinnovato, si erano espressi sull'argomento due esponenti del Partito Democratico, Petraroia (Molise) e Di Pangrazio (Abruzzo), che avevano chiesto, agli assessori competenti delle due regioni, di aprire un tavolo interregionale in grado di assumere «un'iniziativa unitaria nei confronti del Ministero dei Trasporti. Il collegamento Pescara-Napoli - avevano affermato - offrirebbe opportunità anche ad altri vettori interessati a valorizzare esperienze, come la Sangritana, o anche a Trenitalia».

UNA SITUAZIONE IN STAND BY. La messa in sicurezza della Sulmona-Carpinone sarebbe, secondo Petraroia e Di Pangrazio, un investimento positivo sia per le regioni che per Rfi-Fs. Insomma, a parole tutti sembrano volere la riapertura di questa storica tratta, da alcuni definita "la Transiberiana d'Italia", ma alla fine - chissà perchè - la situazione continua a essere in stand by. Lo pensa anche il presidente dell’associazione onlus Trans.Ita (Salviamo la Transiberiana d'’Italia),Francesco Tufano: “C’è un continuo scaricabarile. Non cerchiamo un “colpevole” della morte della Sulmona-Carpinone, ma chiediamo un’occasione di dialogo per l’univoca volontà di recupero della ferrovia”.

 

Marco Sette