Cala il sipario sulla cultura

Le Istutuzioni culturali si appellano al Ministro Barca. Cassa integrazione per i lavoratori dello spettacolo

Cala il sipario sulla cultura

CULTURA, L'ABRUZZO CALA IL SIPARIO - Il taglio apportato dagli Enti pubblici nei confronti della cultura fino all’80% per lo spettacolo dal vivo è ormai insopportabile ed il rischio è quello del blocco delle attività che in  Abruzzo crea più di mille posti di lavoro ed un considerevole indotto. Dopo diversi appelli ai rappresentanti della Regione Abruzzo ed incontri ottenuti grazie all’appoggio di alcuni consiglieri di maggioranza ed opposizione, la situazione è ora in attesa di risoluzione che necessita di un intervento concreto entro il mese di giugno.

L'APPELLO AL MINISTRO BARCA - Un appello è stato consegnato al Ministro Barca per intervenire direttamente sulla situazione abruzzese, fin troppo martoriata in questi ultimi anni. Al Ministro si chiede di finalizzare parte dei fondi da dedicare alla cultura. 

Gentile Signor Ministro,

ci rivolgiamo a Lei per segnalare il gravissimo disagio in cui si trovano ad operare, nel presente momento, le Istituzioni Culturali Abruzzesi, insieme a tutti gli Enti e  le Associazioni che svolgono da anni e con continuità attività culturali ed artistiche nella Regione Abruzzo, soprattutto a causa della costante e progressiva riduzione – per il quarto anno consecutivo - dei finanziamenti relativi alle leggi regionali di settore, che in alcuni casi ha significato tagli dell’80 % rispetto allo stanziamento del 2008, in altri del 100%.

         In conseguenza di ciò, le scriventi Istituzioni, così come tutti gli Enti e le  Associazioni che operano nel settore, non sono più in grado di proseguire nella loro attività, per cui hanno unanimemente deciso di chiedere l’avvio della procedura di collocamento in Cassa Integrazione indistintamente per tutti i loro dipendenti se non verrà ripristinato dalla Regione Abruzzo un adeguato finanziamento dell’intero settore.

         Le segnaliamo che in data 3 aprile 2012 le scriventi Istituzioni Culturali professionali della Regione Abruzzo hanno presentato al Governatore Chiodi ufficiale istanza di ammissione al Patto per lo Sviluppo senza, però, ricevere alcuna risposta, così come senza risposta sono rimasti sin qui i numerosi appelli rivolti ad importanti referenti istituzionali e in primis alla Giunta Regionale e al suo Presidente.

         Anche per questo, abbiamo ultimamente appreso con estrema preoccupazione che lo stanziamento di cento milioni di euro a favore di detto Patto, che si deve al Suo diretto intervento, Signor Ministro, secondo quanto dichiarato dal Presidente Chiodi, sarà utilizzato esclusivamente per i settori del Turismo, del Sociale e dell’Istruzione, senza esplicita indicazione di alcuna inclusione della Cultura.

         Ci rivolgiamo, dunque, a Lei, per segnalare che l’attività complessivamente svolta dagli Enti operanti nel comparto cultura e segnatamente da Istituzioni che vantano una esperienza pluridecennale certificata, tra l’altro, dal riconoscimento del MIBAC, oltre che garanzia di mantenimento di importanti livelli occupazionali, deve essere considerata anche come decisivo elemento di aggregazione sociale e sostegno allo sviluppo, oltre che risorsa decisiva per lo sviluppo di aggiornate strategie di turismo culturale.

         Queste considerazioni potrebbero agevolmente motivarne una inclusione nei suddetti finanziamenti, quando si volesse mantenere, da patte del Governo regionale, la citata indicazione dei tre settori di destinazione; ma sarebbe un segnale importantissimo, anche a livello nazionale,  se il settore Cultura potesse rientrare a pieno titolo ed autonomamente in un piano di promozione dello sviluppo della nostra Regione.

         Per questo chiediamo che una parte minima dei fondi messi a disposizione della Regione Abruzzo da codesto Ministero sia destinato a sostenere alle attività culturali, riconoscendo loro una importanza strategica: già il solo 7% di questi fondi consentirebbe una piena ripresa delle attività dell’intero settore.

Le saremo, pertanto estremamente grati, Signor Ministro, se vorrà accordarci un incontro per consentirci di illustrarle in maniera più completa e diffusa il presente appello.

I FIRMATARI -  Istituzione Sinfonica Abruzzese (L'Aquila), Teatro Marrucino (Chieti), Ente Manifestazioni Pescaresi (Pescara), Società della Musica e del Teatro "Primo Riccitelli" (Teramo), Associazione Culturale Harmonia Novissima (Avezzano), Camerata Musicale Sulmonese (Sulmona), Ente Musicale Soc. Aquilana dei Concerti "B.Barattelli" (L'Aquila), Associazione I Solisti Aquilani Ente Morale (L'Aquila), Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara"  (Pescara), Associazione Orchestrale da Camera "B.Marcello" (Teramo), E-Motion Gruppo Phoenix "L'Aquila", Florian Teatro Strabile d'Innovazione (Pescara), Teatro Stabile di Innovazione "L'Uovo" (L'Aquila), Associazione Teatro dei Colori (Avezzano), Associzione Teatrale Abruzzezzese Molisana (L'Aquila), Teatrozeta (L'Aquila), Istituto Cinematografico dell'Aquila (L'Aquila)

Redazione Independent

L’AQUILA - ISTITUTO CINEMATOGRAFICO DELL’AQUILA.