Ancora una gara buttata via dalle Furie, Gara 1 va alla Viola dopo un supplementare

Non bastano i 50 punti di uno stratosferico Golden: per Chieti finisce male 93-95. Oggi si replica con Gara 2 al Palaleombroni

Ancora una gara buttata via dalle Furie, Gara 1 va alla Viola dopo un supplementare

NON BASTANO I 50 PUNTI DI UNO STRATOSFERICO GOLDEN, GARA 1 VA ALLA VIOLA 93-95 DOPO UN SUPPLEMENTARE. Ancora una gara buttata via dalle Furie, ancora una difesa molle e distratta ed ancora una squadra macchinosa e poco precisa in attacco. La Proger targata Bartocci è purtroppo questa e, gara dopo gara, evidenzia sempre più le lacune di un coach non all’altezza, le stesse lacune che qualche giorno fa proprio il  casertano aveva garantito pubblicamente sarebbero state rimosse con l’atteggiamento mentale positivo e con lo spirito di squadra. Nonostante il vantaggio del fattore campo, le Furie riescono a buttare al vento il baby vantaggio accumulato ad inizio overtime con gli ospiti che, dopo aver condotto quasi per tutta la gara, sembravano essere arrivati in debito d’ossigeno. La Viola, squadra apparsa molto pramatica e concreta, ha trovato in Alan Voskuil l’mvp della gara con 33 punti, ben supportato da Powell sotto canestro autore di una doppia doppia fondamentale (19 punti e 15 rimbalzi) e dall’italo-argentino Augustin Fabi, chirurgico nei momenti fondamentali della gara. A questo va aggiunto l’ottimo e decisivo contributo del giovanissimo Celis Taflaj, tenuto in panchina per tutta la gara ed utilizzato, con enorme concentrazione e voglia di vincere, solamente negli ultimi quattro minuti dell’overtime. Per le Furie i soliti errori in difesa e sotto canestro, con la Viola a sfruttare per ben 15 volte le seconde opportunità, e i soliti gladiatori Golden e Piccoli, che hanno provato in tutti i modi a respingere l’assalto dei calabresi ma invano, mal supportati dal resto di una squadra stanca soprattutto mentalmente. Ancora una volta è stato sfruttato male da Bartocci il roster a disposizione, con i soliti cambi cervellotici ed inutili, volti solamente a confondere ulteriormente il già precario equilibrio dei suoi, concedendo ancora una volta solamente 3 minuti di campo a Dario Zucca, anche oggi apparso molto più lucido e reattivo rispetto ai veterani.

LA GARA. Lo starting five della Proger vede Trae Golden come play, Davis e Piccoli esterni, Allegretti da 4 e Mortellaro pivot; la Viola risponde con Caroti play, Augustin Fabi e Alan Voskuil come esterni , Rossato da 4 e l’ex Treviso Marshawn Powell come centro. Dopo soli undici secondi Augustin Fabi piazza la prima tripla della gara e fa capire che  i calabresi non son venuti a Chieti solamente per mangiare gli arrosticini. Replica immediatamente Trae Golden, portando le Furie al primo vantaggio 5-3 con due entrate delle sue. Si capisce subito che è sfida aperta tra Golden e Powell, solo che la Viola ha un Fabi in gran spolvero che, insieme con Voskuil e Powell, piazzano il primo break dopo tre minuti 9-16. Davis e Allegretti, ben controllati dall’ottima difesa calabrese, non entrano ancora in partita, urge di conseguenza il primo timeout per le Furie. Ancora una volta le belle parole scritte sui quotidiani vengono smentite dalla mente ormai spossata delle Furie, bisognava partire con grande grinta mentre si è lasciato fare tutto agli ospiti. Solo Golden e Matteo Piccoli riescono a contenere le triple della Viola, il resto della squadra né difende bene tantomeno riesce a fluidificare il giropalla, affidando ancora una volta all’americano tutte le iniziative. Il primo quarto si chiude 16.24. C’è un silenzio cupo tra le gradinate del PalaLeombroni, non è bastato abbassare il prezzo del biglietto, il pubblico, anche quello più indomito, sta perdendo le speranze e preferisce restare in silenzio. Stessa musica nella seconda frazione, con la Viola a capitalizzare il più possibile le occasioni offensive, forti anche di una gran concentrazione nonostante una panchina ridotta, ed a sporcare i tiri aperti delle Furie che si mantengono a galla solo con Trae Golden. Nel finale di quarto, piccoli sussulti, un botta e risposta dall’arco tra Allegretti e Voskuil, con Trae Golden che riduce il gap e porta negli spogliatoi la Proger con 27 punti realizzati sul 43-47. Evidentemente negli spogliatoi qualcosa di buono succede, senza pensare che il coach delle Furie potesse far miracoli, ma i teatini tornano in campo più motivati e, grazie al solito Golden, che dopo 4 minuti è a quota 33, pareggiano 60-60 grazie anche al contributo di Matteo Piccoli e di Cade Davis. Palla al centro, inizia un’altra gara. Dopo l’ennesima importante tripla di Fabi, Piccoli e Golden portano la Proger al primo striminzito vantaggio 64-63 e, ad un minuto dalla terza sirena, Venucci asseconda Matteo Piccoli in quello che vorrebbe essere inteso come un cambio tecnico per far riposare l’esterno varesino. Rossato chiude la frazione sul 64-65 con un tiro dal pitturato. Il pubblico inizia a crederci, si spera anche i ragazzi, Golden chiude con 35 punti in 28 minuti anche se continua a non vedersi un gioco corale.  Torna il fantasma delle ultime gare. L’ultima frazione si apre con un canestro da sotto di Mortellaro cui fa seguito una tripla di Powell. Tiri sbagliati e due falli inutili costringono Bartocci a chiamare timeout per riordinare la mente delle Furie. Si rientra in campo con la convinzione di far bene ma la stanchezza ed il nervosismo prendono il sopravvento: dopo quattro minuti gli arbitri attribuiscono a Fallucca e Rossato un doppio fallo tecnico col punteggio fermo sul 66-68. Davis sbaglia una tripla e subito dopo commette il suo secondo fallo, mentre Fabi punisce con l’ennesima bomba. Trae Golden, dopo la seconda palla persa consecutiva di Mortellaro, tiene in piedi la baracca, subendo un fallo dall’arco e realizzando tre tiri liberi. Mancano 2:17 quando Davis indovina una tripla che porta la Proger a -1 sul 72-73 e Matteo Piccoli, il mastino, ruba palla a Caroti che commette fallo su di lui. Le squadre sono entrambe in bonus e Trae Golden segna il suo quarantesimo punto, portando le Furie sul 74-74 a 1:50 dal termine. Atmosfera incandescente al PalaLeombroni, vantaggio Proger con due liberi di Golden e gelo assoluto con una tripla di Voskuil. Allegretti non riesce a replicare dall’arco e commette fallo su Fabi, che realizza un solo libero. Ancora Golden realizza il 78-78 prima dell’ultimo errore di Voskuil a fil di sirena. Per la quarta volta in questa stagione al PalaLeombroni si va ai supplementari con Golden che chiude i tempi regolamentari a quota 44. I numeri dicono che la Viola, che ha utilizzato solo sette giocatori, con Voskuil sempre in campo, ha Caroti, Rossato e Marulli gravati di 4 falli. L’overtime si apre con un camestro di Mortellaro seguito immediatamente dal quinto fallo di Marulli su Golden che realizza dalla lunetta. In un amen la Proger è avanti di 4 punti, suo massimo vantaggio da inizio gara. E’ sfida a due tra Golden e Voskuil che piazza due triple consecutive salvando la Viola dal baratro. Ma esce fuori la classe del campione: Marco Allegretti trova la tripla della vita subendo anche fallo e realizzando. Ma Caroti con una tripla e il nuovo entrato Taflaj con due canestri da sotto riportano i calabri in vantaggio 89-92 dopo una palla persa proprio di Allegretti. Golden è esausto e sbaglia dall’area il tiro del possibile -1 ma l’altro campionissimo Cade Davis, che non molla mai, recupera una palla a Voskuil costringendolo al quarto fallo. Mancano 17 secondi, Davis realizza entrambi i tiri liberi e porta la Proger sul 91-92. Timeout Chieti e ancora una volta la valutazione di Bartocci è da dilettanti: fallo di Piccoli su Voskuil, su colui che sta vincendo la partita da solo, che realizza i tiri liberi e riporta a +3 la Viola. Ancora Trae Golden a tener viva la fiammella con il cinquantesimo punto segnato ma ancora fallo su Voskuil a 9 secondi dal termine: ne segna uno solo, Golden prima e Davis poi sbagliano il tiro della speranza. Gara 1 termina 93-95 in favore della Viola. Fra quarantotto ore si torna al PalaLeombroni per Gara 2, sperando in una pronta ripresa mentale da parte delle Furie.

LE PAGELLE:

Trae Golden 10: non ci sono più parole per questo campione, 50 punti, 11/20 da 2, 4/7 da 3 e ben 16/16 dalla lunetta, con 5 rimbalzi, 3 assist e 10 falli subiti. Purtroppo non è stato sufficiente, nei suoi miseri otto minuti a riposo nessun compagno di squadra è riuscito ad incidere in maniera fattiva.

Cade Davis 6: lotta come un leone, è vero, ma la sua è stata una giornata abbastanza grigia nonostante la doppia cifra in fase realizzativa e i 7 rimbalzi conditi da 4 palle recuperate. E’ palese che da lui ci si aspetta molto di più in questi playout.

Matteo Piccoli 7: gioca con una grinta pazzesca, è incisivo nei suoi quasi trenta minuti di gioco, in difesa è un mastino. Peccato per le poche opportunità avute in fase realizzativa.

Marco Allegretti 5: se è vero che è stato fondamentale con la sua esperienza a riavvicinare le Furie alla gara, è altrettanto vero che ha giocato troppo a corrente alternata, e proprio dalla sua esperienza e dal campione che è ci si attendeva molto di più.

Chris Mortellaro 6: 10 punti e solo 6 rimbalzi in 38 minuti di gioco. Ha riposato poco e male, visto che il suo sostituto è stato in campo solo per 3 minuti scarsi. Non si capisce a questo punto se il suo coach vuole che collassi in campo prima di gara 3 o se magari volesse provare a gestirlo in maniera più oculata, viste le sue 37 primavere e, soprattutto, il suo naturalissimo calo fisico. Lodevole il suo impegno ed incolpevole per la sconfitta.

Luigi Sergio 4: ancora una prova incolore e deconcentrata da colui, il capitano, che dovrebbe sostenere l’intero roster, soprattutto a livello psicologico. Falloso ed impreciso, totalmente fuori dal gioco.

Mattia Venucci 4: 2 assist e poco più, da lui ci si attendeva un pronto riscatto. Anch’egli fuori dal gioco e a tratti apparso abulico.

Dario Zucca 6: il solito canestro da sotto, il solito rimbalzo in attacco, ma anche il solito coach che lo impiega solamente per tre minuti e mezzo. Chissà giocandone almeno dieci che la Furie non avrebbero portato a casa gara 1.

Matteo Fallucca 5: una tripla su quattro tentativi, un tecnico preso e nient’altro. Proviamo a pensare che era emozionato a giocare contro la sua ex squadra. Proviamoci solamente.

Mirco Turel sv: tre minuti, qualche passaggio ed un rimbalzo difensivo. Sabato scorso a Forlì aveva dimostrato di esserci, con la testa e con le gambe. Il suo coach non se n’è accorto però.

Maurizio Bartocci 3: di stima… E’ chiaro che un coach di serie A, che non sa leggere le partite durante la regular season, non le sa interpretare neanche quando la terra sotto i piedi scotta. Nella parte più delicata della gara, a 17 secondi dal termine dell’overtime, con la sua squadra sul -1 e palla in mano agli avversari, decide durante il timeout di far fallo sull’mvp della gara, replicando l’errore commesso nel derby contro Roseto. Il nuovo Messina, non c’è dubbio.

PROGER CHIETI -  VIOLA REGGIO CALABRIA 93-95 (16-24; 43-47; 64-65; 78-78)

PROGER  CHIETI 93: Golden 50 (11/20 da 2, 4/7 da 3, 16/16 ai liberi), Mortellaro 10 (4/5 da 2, 2/2 ai liberi), Allegretti 10 (0/3 da 2, 2/5 da 3, 4/4 ai liberi), Fallucca 3 (0/1 da 2, 1/4 da 3), Turel 0, Venucci 0 (0/1 da 2), Piccoli 7 (2/3 da 2, 1/2 da 3, 0/1 ai liberi), Zucca 2 (1/2 da 2), Sergio 0 (0/1 da 2, 0/2 da 3), Davis 11 (1/8 da 2, 2/7 da 3, 3/5 ai liberi). 

VIOLA REGGIO CALABRIA 95: Taflaj 4 (2/2 da 2), Caroti 13 (2/3 da 2, 3/5 da 3), Fabi 16 (3/5 da 2, 3/7 da 3, 1/2 ai liberi), Rossato 2 (1/3 da 2, 0/3 da 3), Ciccarello NE, Guariglia 3 (1/1 da 2, 1/2 ai liberi), Voskuil 33 (0/5 da 2, 9/21 da 3, 6/8 ai liberi), Maculi 5 (0/1 da 2, 0/1 da 3, 5/6 ai liberi), Powell 19 (8/10 da 2, 1/2 da 3), Guaccio NE, Marino NE, Babilodze NE. 

PROGER CHIETI 93: 19/44  da 2, 10/27 da 3, 25/30 ai liberi, 38 rimbalzi (di cui 15 offensivi) (Allegretti 8, di cui 3 offensivi), 20 assist (7 Piccoli). 

VIOLA REGGIO CALABRIA 95: 17/30 da 2, 16/39 da 3, 13/18 ai liberi, 38 rimbalzi di cui 15 offensivi (Powell 15 di cui 8 offensivi), 16 assist (Caroti 6). 

Nell’altra gara di playout:

GIVOVA SCAFATI-UNIEURO FORLI’ 80-83

Stefano Tortoreto