Ancora scandali su appalti ricostruzione, a L'Aquila anche l'uomo che arrestò Totò Riina

Sei misure cautelari e 13 avvisi di garanzia: coinvolti nell'inchiesta 'Redde rationem' imprenditori, ex politici e dipendenti pubblici infedeli

Ancora scandali su appalti ricostruzione, a L'Aquila anche l'uomo che arrestò Totò Riina

INCHIESTA 'REDDE RATIONEM': A L'AQUILA ANCHE IL CAPITANO ULTIMO. Sei le misure cautelari (cinque domiciliari e un obbligo di dimora e obbligo di firma) e 13 avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta 'Redde rationem' avviata dalla Procura distrettuale antimafia dell'Aquila sugli appalti della ricostruzione.

Tra gli investigatori anche il Capitano Ultimo Sergio De Caprio, l'uomo che il 15 gennaio 1993 arrestò il capo di Cosa Nostra Toto Riina.

Quest'ultima inchiesta sui lavori post-sisma è collegata a quella del gennaio 2014 'Do ut des' che portò ai domiciliari l'ex consigliere comunale e assessore di centrodestra Pierluigi Tancredi, indagine che ha coinvolto il comune dell'Aquila.

Secondo quanto si è appreso, sarebbero coinvolti imprenditori, ex politici e anche dipendenti pubblici in un collegamento tra politica e appalti per la ricostruzione.

Redazione Independent