Ancora guai per Angelini

L'ex Re della sanità privata è accusato di sequestro di persona ed estorsione nei confronti di una ex dipendente

Ancora guai per Angelini

ANCORA GUAI PER L'EX RE DELLA SANITA. Ancora guai giudiziari per l'ex re della sanità privata abruzzese, Vincenzo Maria Angelini, accusato dalla procura di Chieti di bancarotta fraudolenta da 95 milioni di euro per il fallimento delle sue cliniche private. Angelini è la figura chiave del processo meglio noto "Sanitopoli" sui presunti scandali che hanno portato all'arresto dell'allora presidente regionale Ottaviano Del Turco e di altre 26 persone. Questa volta, però, i guai da una vicenda che assume dei contorni molto nebulosi. L'accusa è di sequestro di pesona ed estorsione nei confronti di una ex dipendente della casa di cura Villa Pini, avvenuta nel gennaio scorso. La richiesta di rinvio a giudizio è arrivata dalla procura di Chieti al termine delle indagini della Digos di Chieti, coordinate dal vicequestore Patrizia Traversa.

Il PM: RIVOLEVA SOLDI, QUADRI E ORO. Secondo l'accusa Angelini ( i Pm Falasca e Di Stefano), con la collaborazione di Maurizio Ceracchi, professionista esperto in sicurezza personale, avrebbe sequestrato la querelante dentro un mezzo in suo possesso. La persona offesa, immobilizzata con un laccio al collo e tenuta costantemente sotto la minaccia di coltello, ha riferito agli inquirenti di essere stata costretta a rimanere a bordo dell'autovettura per un notevole lasso di tempo, durante il quela le sarebbero state proferite minacce e lesioni. Angelini, sempre con la collaborazione di Maurizio Ceracchi, avrebbe preteso la restituzione di 750.000 euro, quadri di valore e un quantitativo imprecisato di monili d'oro. 

LA PASSIONE PER I QUADRI ED I SIGARI. Vincenzo Maria Angelini non ha mai fatto mistero della sua passione per l'arte ed i sigari costosi. Nelle varie udienze si è sentito parlare di spese consistentissime per sigari cubani ed altri tabacchi prestigiosi. Nella sua residenza di Francavilla al Mare sono stati rinvenuti capolavori dell'arte come Guttuso, De Chirico e Tiziano. Quest'ultimo, affidato in custodia ad una nota galleria di Roma, avrebbe un valore di circa 900mila euro.

Redazione Independent