Ancora 18 mesi?

Il Governo Letta sulle riforme ricorda la marina borbonica "facite ammuina" ma anche la "Legge di Murphy"

Ancora 18 mesi?

FACITE AMMUINA E LA LEGGE DI MURPHY. Ascoltando il neo presidente del consiglio Letta al Senato, vengono in mente le disposizioni della marina borbonica  contenute in "facite ammuina": per confondere le acque ai visitatori delle navi, e dare l'impressione di svolgere una
mansione importante, "facite ammuina" consigliava: "tutti chilli che stanno a prora vanno a poppa e chilli che stann'a poppa vann'a prora: e chilli che stann'a dritta vann' a sinistra e chilli chi stann'a sinistra vann'a dritta. Tutti chilli che stanno a basce vann'ncoppa e chilli che stann'ncoppa vann'a basce passann' tutti p'o stesso pertuso: chi nun tene nient'a ffà
s'aremeni a' ccà e a' ll'à".

IL LIBRO DEI SOGNI DEL GOVERNO. Con 224 sì e 61 no e 4 astenuti, il Senato ha approvato la mozione della maggioranza bipartisan sulle modifiche alla costituzione. Letta chiede 18 mesi di tempo per portare a termine le riforme strutturali che dovrebbero modificare l'architettura della nostra costituzione. In particolare il governo vuole la modifica del bicameralismo perfetto istituendo un Senato federale, ridurre il numero dei parlamentari e riformare la legge elettorale. Contemporaneamente vorrebbe eliminare il finanziamento pubblico ai partiti, riformare l'imposta sui beni immobili l'IMU, non applicare l'aumento dell'IVA al 22%, ecc. ecc. Le male lingue però insinuano che è difficile raggiungere gli obiettivi prefissati dal governo delle larghe intese, che sembra piuttosto interessato a sopravvivere e gestire il declino. Ed è per questo forse che Pd, Pdl & C., hanno predisposto un vasto e impegnativo programma: per dare l'impressione agli elettori delusi, con la complicità dei media, che governo e parlamento si daranno veramente da fare in questi 18 mesi per risollevare il paese. Tutto questo vano darsi da fare da parte della maggioranza delle forze politiche ricorda proprio il monito della marina borbonica di "facite ammuina".

COLUI CHE SORRIDE QUANDO LE COSE VANNO MALE HA PENSATO A CHI DARE LA COLPA
Resta il problema di trovare il colpevole della catastrofe elettorale che ha massacrato l'intero sistema dei partiti formato da Pd, Pdl e M5S, che hanno perso complessivamente oltre 18.000 voti. Ma come spesso accade la stampa e le TV "indipendenti", vorrebbero far vedere fischi per fiaschi agli italiani che però ormai sono piuttosto scafati. Ecco che allora gaudenti spacciano la
debacle per un successo del governo e del Pd che rispetto alle amministrative del 2008 ha perso oltre 8.000 elettori. Per sapersi orientare in questo ginepraio di bugie e mezze verità e, se volete dare un senso alle dichiarazioni di Bersani che tenta di far ricadere la colpa del suo fallimento sui grillini, conviene rifarsi ad una delle leggi di Murphy, quella di Jones, che dice " Colui che sorride quando le cose vanno male, ha già pensato a chi dare la colpa". Non ci vuole molto a capire a chi i mass media hanno hanno trovato nel M5S il colpevole e che, tra l'altro, ha fornito loro un assist formidabile.

Clemente Manzo