Abruzzo. Interrogazione M5S su rapporti Giudici-D'Alfonso

Tra le carte dell'inchiesta "Re Mida" intercettazioni sulle ultime vicende giudiziarie abruzzesi. Vacca: "Come faceva a conoscere il contenuto di atti secretati?"

Abruzzo. Interrogazione M5S su rapporti Giudici-D'Alfonso

RAPPORTO GIUDICI-D'ALFONSO: PRONTA L'INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO. "ll rapporto tra D'Alfonso e la magistratura abruzzese è un capitolo da approfondire. Già la sua candidatura è stata moralmente inaccettabile: indagato, imputato e prescritto per finanziamento illecito ai partiti. Dalle intercettazioni pubblicate oggi sembra che Sorgi affermasse come D'Alfonso fosse a conoscenza delle intercettazioni su Rimborsopoli prima che la notizia divenisse pubblica. Se ciò fosse vero, come faceva Lucianone a conoscere il contenuto di intercettazioni che dovevano essere ancora secretate? E chi avrebbe passato queste notizie? D'Alfonso lo chiarisca alla Regione. Intanto noi lo chiederemo con un'interrogazione parlamentare". Così il parlamentare pescarese Gianluca Vacca che via facebook annuncia che presenterà un'interrogazione parlamentare sulla vicenda dei rapporti tra il Governatore d'Abruzzo e la magistratura abruzzese.

Vacca ha preso spunto da alcune intercettazione emerse dalle carte dell'inchiesta "Re Mida", l'appalto da 2,4 milioni di euro per l'ampliamento del cimitero di Francavilla al Mare finito sotto la lente della procura di L'Aquila ed alla quale lo stesso Luciano D'Alfonso è stato chiamato ad informare i giudici nell'audizione dello scorso luglio.

In questa vicenda D'Alfonso è stato tirato dentro proprio dall'indagato principe, il super dirigente regionale Antonio Sorgi, come si legge in una intercettazione pubblicata sul quotidiano Il Centro. Mi ha chiamato Luciano D’Alfonso .. mi ha dettoo il 28 andiamo insieme... vieni a Milano... con me... coso... ci sta una conferenza importante ... vieni .. ci tengo ... sto una giornata intera con lui”, dice ad esempio al telefono l’inquisito

"mi ha detto che il 28 andiamo insieme... vieni a Milano... con me... coso... ci sta una conferenza importante ... vieni .. ci tengo ... sto una giornata intera con lui”. Poi, ancora in un'altra intercettazione Sorgi lascia pensare una ditta concorrente nell'affare del cimitero potesse contare sull’appoggio di D’Alfonso.  E, poi in un'altra conversazione finita sotto la lente della procura di L'Aquila in cui lo stesso dirigente si dichiara preoccupato per l'affare del cimitero a causa di una ditta concorrente che, a detta sua, sarebbe stata sponsorizzata da D'Alfonso. Dal canto suo il governatore d'Abruzzo ha sempre dichiarato di di non essersi mai occupato della gara indetta dal Comune di Francavilla. Anzi ci ha tenuto a specificare che l'attuale vice-presidente del Cnsiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini gli aveva consigliato di "tenere Sorgi a distanza".

La notizia dell'interrogazione parlamentare però non farà certamente piacere ne a lui nè al Premier Matteo Renzi che, proprio oggi, ha annunciato che sarà in visita in Abruzzo - per la precisione a L'Aquila - il prossimo 15 ottobre.

La (sub)redazione