A Carlo piace Nichi

Amori impossibili. Il post del leader di Pescara Futura Masci: «Mi piace Vendola. E' chiaro nelle sue idee»

A Carlo piace Nichi

ALLEANZE INCREDIBILI. E se domani (come cantava Mina) ci ritrovassimo con un'alleanza Sel-Pescara Futura? O magari, a livello regionale, Sel-Rialzati Abruzzo. Dice: ma sei impazzito? No. Lo ha detto lui in persona, l'avvocato. Cioè Carlo Masci. Avete capito bene; il potente consigliere comunale, nonchè assessore regionale, ha scritto su Facebook le seguenti parole: «Mi piace Vendola. E' chiaro nelle sue idee. Non si nasconde dietro un dito o nell'ipocrisia politica, dice cosa pensa e cosa farà. Sta da una parte e lo sottolinea senza infingimenti. Certo, non condivido nulla delle sue idee, sto dalla parte opposta alla sua!». E questo cosa vuol dire, caro Carlo? Credi davvero che il fatto di non stare "dalla stessa parte" possa costituire un problema? Tu, che hai militato anche nell'Udc (e dunque in un partito di centro, che tra l'altro ora flirta proprio con la sinistra), potresti un domani avvicinarti anche a Nichi, no? Se di base c'è la stima, c'è tutto!

"L'ITALIA E' UN PAESE STRANO". Ma Masci, oggi particolarmente prolifico, non si è fermato qui con le sue riflessioni sul social network. Ha infatti parlato anche di PA: «Che Paese strano è l'Italia! Le ditte che lavorano per la Pubblica Amministrazione non vengono pagate a causa del Patto di Stabilità imposto dall'Europa, a loro volta non possono pagare i fornitori ed i dipendenti e sono costrette a ricorrere al credito delle banche con interessi alti a causa dello spread europeo. Nel frattempo la stessa Europa che costringe lo Stato Italiano a non pagare gli impone di pagare i debiti in 60 giorni. Mi sembra un cane che si morde la coda, ma in questo caso la coda siamo noi cittadini». Magari, caro Carlo, potresti discutere anche di questo con Vendola...

CARLO E L'IMU. E infine, una riflessione sull'Imu: «Per due anni - scrive Masci - abbiamo creduto che lo spread alto dipendesse da noi. Poi è bastato che il Congresso americano raggiungesse l'accordo per evitare il "fiscal cliff" e la BCE di Draghi intervenisse per difendere l'euro e lo spread è tornato a livelli fisiologici. Nel frattempo, con la scusa dello spread, il Governo ha approfittato per aumentare le tasse ad un livello insostenibile per la nostra economia. Questo Stato non può continuare a spremere i cittadini perché tra un po' non ci sarà più niente da spremere. L'unica politica da fare è quella che riattiva la voglia di fare nei cittadini. Ma perché nel calcolo dell'IMU - conclude l'assessore - il Governo non ha permesso di scalare il mutuo dal valore della casa in modo da rendere quella tassa meno iniqua?». E chi lo sa, Carlo. Prova a chiederlo a Nichi!


Nicola Chiavetta