2012: l'anno dei criminali

A L'Aquila sono cresciuti spaventosamente i reati come il senso d'insicurezza. M5S scrive al prefetto Alecci

2012: l'anno dei criminali

2012: UN ANNO DI FATTI CRIMINALI. M5S: «CRESCIUTO SENSO DI INSICUREZZA»
Nel primo semestre del 2012 a L'Aquila (dati della Questura) sono aumentati esponenzialmente i reati collegati ad una insolita e crescente microcriminalità: delitti contro il patrimonio e la persona che hanno assunto una frequenza allarmante tale da generare forte preoccupazione ed inquietudine nei cittadini del Capoluogo d'Abruzzo, già duramente vessati dagli eventi sismici, che ancora insistono nel nostro territorio. Non a caso, nei primi mesi del 2013, quasi 4.000 cittadini residenti hanno preferito cambiare residenza, un dato che meglio di altri spiega ogni cosa. Il MoVimento 5 Stelle ha scritto al prefetto del Capoluogo Alecci affinchè vengano presi provvedimenti.

NEL MIRINO DONNE, DEBOLI E ANZIANI. La stampa ha dato ampio risalto ai numerosissimi fatti criminosi che si susseguono ormai con sconcertante regolarità e che, molto spesso, vedono coinvolti, come vittime, gli elementi più deboli della società, quali gli anziani, le donne ed i giovani. Ricordiamo un paio di episodi capitati di recente che hanno gettato nello sconforto l'intera comunità: una anziana signora è stata aggredita, legata ad una sedia e derubata in un MAP del circondario; un giovane, che passeggiava tranquillamente in compagnia di due ragazze, è stato violentemente colpito al volto da un gruppo di balordi, nei pressi della Fontana Luminosa, all'Aquila, in pieno centro storico.

ALCOOL, DROGA,SPACCIO E BULLISMO. Naturalemente è aumentato il consumo di droga, alcool ed anche psicofarmaci, come testimoniato da un recente studio psichiatrico sulla popolazione terremotata, e quindi anche i reati collegati: come lo smercio di sostanze stupefacenti, il bullismo, il disagio sociale conseguente alla terribile crisi economica - che alimentano tensioni ed attività devianti, rendendo il tasso di legalità sempre più basso.

RAPINE IN AUMENTO DAL 6 APRILE 2009. Con riferimento ai dati della Polizia di Stato si è potuto evidenziare il fatto che dal 6 aprile 2009 c'è stato un incremento preoccupante dei micro reati: furti, rapine, borseggi, scippi, risse, violenze sulle persone e sulle cose. I furti sono aumentati di oltre il 100%, le rapine sono quadruplicate, le persone arrestate sono passate dal numero di 176 nel 2011, a 380 nel 2012, i posti di controllo da 3700 a 4200, i locali pubblici controllati da 35 a 46, i denunciati da 798 a 1450, le espulsioni dal territorio di stranieri da 190 a 272, le patenti ritirate sono raddoppiate, il tutto con un dispendio non solo economico, ma di uomini ed energie, in una contingenza storica che assiste, come detto, ai tagli lineari al comparto sicurezza e, conseguentemente, alle forze dell'ordine.

A L'AQUILA DELINQUENZA "MORDI E FUGGI".  La circolazione stradale è sempre più selvaggia, i centri storici e le zone disabitate sono preda di saccheggio. L'Aquila è divenuta anche punto di convergenza di criminali nazionali, che arrivano, rubano e ripartono, la cosidetta delinquenza “mordi e fuggi”. Numerosissimi gli episodi di furti notturni, perpetuati con tutta calma da malavitosi che narcotizzano uomini, donne e bambini, creando panico, sconcerto e paura. Se si confrontano i dati ante-sisma, la Squadra Mobile risulta depotenziata di circa 60 unità di personale, 1 sola volante è adibita al controllo del territorio; a ciò si aggiunga il rientro nelle sedi di provenienza dei poliziotti aggregati (che tanto hanno contribuito alla prevenzione dei reati!), nonché il diniego del Ministero alle numerose richieste di trasferimento all'Aquila dei fuori sede. Insomma, è necessario che chi di dovere si faccia sentire perchè il Capoluogo, abbandonato com'è, rischia di scomparire per desertificazione.



Redazione Independent