“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
12 maggio, sciopero generale della scuola. Cobas e studenti contro i quiz Invalsi
La protesta riguarda anche l'applicazione della Legge 107 della cosidetta "Buona Scuola". I timori dei sindacati abruzzesi
SCUOLA: SCIOPERO GENERALE IL 12 MAGGIO. Il 12 maggio la scuola scenderà in piazza per esprimere il rifiuto verso i quiz Invalsi e dare continuità alla campagna di resistenza contro l’applicazione della Legge 107 (la cosiddetta “Buona scuola”), i cui obiettivi, secondo il sindacato Cobas, sono chiari: creare una scuola gerarchizzata guidata da presidi-padroni e docenti ridotti a “tuttofare”. "Gli indovinelli Invalsi - si legge nella nota - saranno lo strumento di valutazione di docenti, studenti e scuole. Ai loro risultati saranno legati i finanziamenti che accentueranno la disparità tra i diversi istituti. Per questo è opportuno opporsi ai nefandi quiz attraverso un’azione congiunta dei docenti, degli studenti e dei genitori". I Cobas, che hanno convocato lo sciopero insieme a Gilda e Unicobas, si oppongono "alla scelleratezza del premio per il “merito”, alla chiamata diretta dei dirigenti, all’alternanza scuola lavoro di 200 ore nei Licei e di 400 nei Tecnico-professionali, al trattamento riservato agli Ata e ai neo-assunti nell’“organico funzionale” e al disumano accordo sulla Mobilità che colpisce in particolare gli insegnanti di “fase C”. In Abruzzo ci sarà una manifestazione in piazza Salotto a Pescara a partire dalle 9". Insomma lo sciopero ha lo scopo di ribadire la richiesta di un aumento salariale per docenti e Ata, rivendicare l’assunzione di tutti i precari, abilitati o con 360 giorni di docenza, l’aumento del numero dei collaboratori scolastici, degli assistenti amministrativi e tecnici e lo sblocco immediato delle immissioni in ruolo per tutti i profili Ata.
Redazione Independent