Voto "bollente" a Sulmona

Centrodestra spaccato tra La Civita (Pdl) e Di Ianni (Fratelli d'Italia). Il Pd punta su Peppino Ranalli

Voto "bollente" a Sulmona

NON E' ANCORA DETTA L'ULTIMA PAROLA. Mentre a livello nazionale il Pd implode su se stesso dopo essersi suicidato e il Pdl sta alla finestra a guardare, a livello locale non si rimane fermi e ci si muove anche in vista delle prossime sfide elettorali. Sulmona, come già abbiamo avuto modo di vedere, è una delle piazze più calde, visto che tra un mese si voterà per il rinnovo del consiglio comunale. La domanda è: tutto definito, nel centrodestra, per le prossime amministrative, con Luigi La Civita candidato sindaco per il Pdl ed Enea Di Ianni, vicesindaco uscente, in corsa per Fratelli d'Italia e alcune liste civiche? Non è detto, almeno secondo quanto dichiarato da Fabio Federico, che nei giorni scorsi ha parlato in qualità di coordinatore cittadino del Popolo della Libertà. 

FEDERICO: «FINO A QUANDO IL PDL ME LO CONSENTE...». Alla presentazione della  candidatura di Di Ianni, nella saletta Mazara, l'ex sindaco ha puntualizzato: «Io sono il coordinatore cittadino del Pdl e utilizzerò il simbolo fino a quando il partito me lo consentirà». In barba al fatto che il Pdl avrebbe già deciso di autorizzare la senatrice Paola Pelino e il vicecoordinatore provinciale Donato Di Cesare a candidare La Civita con il simbolo del movimento berlusconiano. Ciò vuol dire che Di Ianni sarebbe libero sì di correre come aspirante sindaco, ma non sotto la sigla del Pdl. Tuttavia, secondo Federico, questo è ancora da vedere.

RINNOVAMENTO O CONTINUITA'? Luigi La Civita, giovane e rampante architetto, rappresenterebbe il rinnovamento, specie di fronte a un'amministrazione che per molti versi ha deluso. Ma Federico e i suoi (tra cui il coordinatore provinciale Alfonso Magliocco) non ne sono convinti, e puntano in massa su Di Ianni anche per un discorso di continuità con la giunta dimissionaria, che secondo Federico & co. ha ben operato e ha ancora tanti progetti da realizzare nei prossimi anni. Il programma di Di Ianni parla di "accoglienza al turista" (e Dio solo sa quanto Sulmona avrebbe bisogno di politiche turistiche serie e concrete) e di "attenzione a tutte le fasce della popolazione", in modo da rilanciare il capoluogo ovidiano. Staremo a vedere. Il Pd, invece, punta su Peppino Ranalli, e finora non ha cambiato idea. Alla faccia dei franchi tiratori.


Marco Sette