Sci, Mondiali 2012 al vetriolo

Roccaraso - Antonio Di Gioia tuona: "Flop dal punto di vista mediatico". Il sindaco Di Donato: "Ma di cosa parla?"

Sci, Mondiali 2012 al vetriolo

MONDIALI AL VETRIOLO - Botta e risposta, a Roccaraso, sui Mondiali Juniores di Sci che si sono conclusi nei giorni scorsi. Apre le danze Antonio Di Gioia, capogruppo di minoranza al consiglio comunale di Roccaraso, che tuona: "Questo evento di portata internazionale aveva offerto l’opportunità di lanciare definitivamente Roccaraso nel circo bianco e invece il comitato organizzatore e l’amministrazione comunale non sono stati in grado di sfruttarne l’enorme potenziale, spendendo cifre ingenti senza ottenere un riscontro concreto in termini di promozione e pubblicità. Inoltre le possibilità lavorative legate alla manifestazione non sono state affidate a persone del posto, bensì a forestieri (addirittura interpellati fuori regione) che si sono dimostrati poco avvezzi all’organizzazione dell’evento. Chi invece si è distinto per professionalità e accoglienza - sostiene Di Gioia - è da ricercare tra le varie categorie di lavoratori e volontari del posto, che con la loro attività hanno contribuito alla bella immagine di Roccaraso. Infatti tutti, maestri di sci, albergatori, ristoratori, commercianti, operai ed impiegati comunali e i gestori degli impianti sciistici hanno dato prova della grande capacità locale di garantire il giusto supporto. Così come le piste e la tenuta della neve sono state impeccabili, grazie anche al valido lavoro della direzione tecnica".

BOCCIATA LA VIABILITA'? IL SINDACO: "STUPITO" - Altra nota dolente è stata, secondo Di Gioia, la viabilità, "con un piano traffico inadeguato, a discapito delle varie attività che non hanno potuto lavorare al meglio. Se a tutto ciò aggiungiamo gli incidenti diplomatici e una cerimonia d’apertura confusionaria che non ha affatto mostrato le tradizioni e le bellezze del territorio, la conclusione è che Roccaraso ha sì dimostrato di meritare l’assegnazione dei grandi eventi, ma chi ha avuto in eredità dal passato l’onore di gestire i Campionati Mondiali di Sci, non è stato in grado di affrontare la situazione a dovere". Insomma, tutto da buttare secondo Antonio Di Gioia. Ma il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, non ci sta e controbatte con furore: "Rimango stupito di fronte alle dichiarazioni del consigliere di minoranza, Antonio Di Gioia sui Mondiali di Sci appena terminati. Dalle sue parole si capisce benissimo che non si è documentato e parla sull´onda dell´emozione della partigianeria politica. Ricordo, però, a Di Gioia che le figure professionali forestiere sono state chiamate e contrattualizzate dalla precedente Amministrazione comunale guidata da Cipriani. Ci risulta curioso che il consigliere Di Gioia si svegli solo ora rendendosi conto di quanto fatto dalla precedente Giunta, che peraltro aveva più volte osannato le persone scelte per gestire l´evento".

LA RISPOSTA DEI TURISTI - Sulla viabilità, aggiunge Di Donato, "la migliore risposta l´hanno data i turisti che sono accorsi in massa per assitere alla grande kermesse sciistica e se c´è stato una piccolo disagio è dovuto solo al fatto che la comunicazione ha funzionato. Sulla promozione dei Mondiali, chi ha avuto voce in capitolo sono proprio quelle società del Nord chiamate da Cipriani. Inviatiamo Di Gioia a rivolgersi a lui per chiedere su quali principi ha dato questi incarichi, che noi abbiamo dovuto rivedere al ribasso per una serio risparmio". Ma la cosa più assurda è che ora l'opposizione si è dissociata dalle dichiarazioni di Di Gioia, che secondo Amedeo Di Natale e Antonietta Di Pasquale (appartenenti, appunto, al gruppo di minoranza) "parla a titolo personale e non del gruppo. Il suo comunicato, che è anche contradditorio, dimostra ancora una volta che la sua è una voce isolata in Consiglio comunale, come nel paese. Noi non condividiamo questo suo modo di fare politica. Apprezziamo, invece, i modi con i quali sono state coinvolte, durante i Mondiali di Sci, le forze del territorio in particolare le scuole di sci e l´istituto alberghiero". Insomma, siamo alle solite: a Roccaraso - politicamente parlando - è sempre un'ammucchiata, e non si capisce mai chi sta dalla parte di chi.

Marco Sette