La Festa dell'8 marzo e quella proposta di Federica

Sono passati sei anni da quando l'ex assessore Carpineta annunciò un'interessante iniziativa per le donne imprenditrici. E oggi?

La Festa dell'8 marzo e quella proposta di Federica

AUGURI A TUTTE LE DONNE. "In Abruzzo c'è discordanza tra il tasso di imprenditorialità femminile, alto e con caratteristiche di vivacità, e il tasso di occupazione femminile, al di sotto della media nazionale e ben lontano dai parametri fissati dal trattato di Lisbona. Bisogna recuperare il gap e per questo la Regione sta portando avanti una politica che, se da un lato favorisce l'ingresso delle donne nel mercato del lavoro, dall'altro le aiuta a rimanerci".

Così parlò, nel gennaio 2010, l'allora assessore alle Politiche di genere, Federica Carpineta, intervenendo al secondo Forum "Più donne meno crisi - le politiche per la ripresa economica dal punto di vista delle donne". Ci piace rimembrare queste parole proprio oggi, 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, perchè riteniamo che l'iniziativa dell'affascinante Carpineta fosse meritevole di attenzione.

"La nostra società - disse la Carpineta sei anni fa - non può permettersi il lusso di rinunciare a priori al contributo del grande potenziale umano femminile. La donna che lavora è motore di sviluppo, perchè garantisce un doppio reddito alla famiglia e perchè genera altre occasioni di impiego per figure quali baby sitter o badante. La donna che lavora è artefice di quella che definisco 'pace sociale', mette alla luce più figli e più forti e i figli sono una vera ricchezza".

DALLA CARFAGNA A FEDERICA. L'assessore Carpineta delineò poi il quadro politico e normativo nazionale (all'epoca c'era il governo Berlusconi): dalla proposta di legge parlamentare che fissava l'elezione di almeno un 1/3 del genere meno rappresentativo, al progetto del ministro Mara Carfagna che puntava a una politica di conciliazione dei tempi e di inclusione. "Il Governo nazionale - assicurò Federica - intende intervenire con incentivi fiscali, previdenziali e culturali. Il nuovo welfare dovrà rimuovere tutti i vincoli che ostacolano l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro". Calando gli stessi obiettivi al locale, la Carpineta annunciò che la Regione concorreva ai 40 milioni messi a disposizione dallo Stato per rafforzare i servizi di assistenza, di permanenza e rientro nel posto di lavoro dopo la maternità.

"La Giunta - concluse Carpineta - ha provveduto a destinare risorse per nuovi posti negli asili nido e il Fondo sociale europeo ha messo a disposizione 2 milioni di euro per favorire l'imprenditoria femminile".

LA NOSTRA DOMANDA. Erano previsti anche bonus per chi assumeva donne. Condividiamo appieno questa iniziativa e ci chiediamo al contempo, rivolgendo pubblicamente questa domanda alla bella Marinella (Sclocco) e al governatore D'Alfonso, se la Regione Abruzzo abbia poi dato continuità a questa idea della giunta Chiodi. Ci fate sapere, per cortesia?

I Femministi