In 6mila sulle colline di spoltore per le 'Notti della Bricante'

L'evento sul brigantaggio è stato organizzato dall'associazione Fontevecchia. C'era anche l'accampamento del Regio Esercito Borbonico

In 6mila sulle colline di spoltore per le 'Notti della Bricante'
IN SEIMILA SULLE COLLINE DI SPOLTORE PER LE NOTTI DELLA BRIGANTE.  Ben 6mila persone hanno partecipato alla tre giorni della rassegna ‘Notti della Brigante’, visitando l’accampamento del Regio Esercito Borbonico, ricostruito sulla collina di Spoltore, assistendo alla presentazione dei volumi storici in tema di brigantaggio, con Pino Aprile e Gennaro De Crescenzo, assistendo allo spettacolo dell’Esercito della Serenissima-delegazione veronese per poi ballare sino a tarda notte al suono della pizzica e della Taranta. Si chiude dunque con un bilancio più che positivo la quinta edizione della manifestazione, organizzata dall’Associazione Fontevecchia, con la collaborazione del Consorzio Compagnia Tradizioni Teatine, manifestazione ormai entrata a pieno titolo nel novero delle iniziative di rievocazione storica. “Quest’anno – ha spiegato il Presidente Luciano Troiano – abbiamo curato ancor più i dettagli per consentire ai presenti di entrare nell’atmosfera dell’epoca borbonica, dunque non solo con i sapori e i suoni, ma anche con le immagini e le sensazioni. Ad accogliere i visitatori, ad esempio, era un cartello con il quale abbiamo segnato il confine, dunque la fine del territorio italiano e l’ingresso nel Regno delle due Sicilie, in una linea ideale con l’ultimo baluardo del regno, la Fortezza di Civitella del Tronto. E quel cartello, per tre giorni, è quasi divenuto una meta turistica, con centinaia di persone che hanno voluto la classica foto ricordo. E al confine c’erano le guardie reali che chiedevano i documenti a chi voleva attraversare il confine, dando anche la possibilità di farsi il passaporto. Una volta entrati nel borgo duosiciliano, veramente si entrava in un’altra dimensione con un’atmosfera particolare utile a calarsi nel periodo specifico attraverso gli allestimenti, le bandiere sistemate su ogni fabbricato, la celebrazione delle Sante Messe tutte rigorosamente in latino, proprio per rispettare l’ambientazione, e i tiri a salve dell’Esercito della Serenissima Repubblica di Venezia e del Regio Esercito Borbonico con i Fucilieri Tiragliatori della Guardia Reale, tutti in uniforme storica del 1860 o del 1797. E ovviamente Michelina Di Cesare, la brigantessa di Caspoli cui è dedicata tutta la rassegna”. Tante le Autorità che hanno preso parte alle tre giornate, tra cui il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, il vicesindaco Ennio Rosini, il comandante della Polizia municipale Panfilo D’Orazio e il consigliere comunale di Pescara Carlo Masci. “La riproposizione del confine tra l’Italia e il Regno delle Due Sicilie – ha detto ironicamente il vicesindaco Rosini – potrebbe anche essere la risposta di Spoltore all’idea della ‘Grande Pescara’”. La rassegna si è chiusa ieri con il Teatro di Stefano Angelucci Marino, il quale ha ricordato la figura dell’ultima Regina Maria Sofia, e con la Notte della Taranta. “E l’appuntamento per tutti – ha aggiunto il Presidente Troiano – è ovviamente al prossimo anno con un’edizione ancora più ricca di eventi, tesi sempre alla riscoperta e alla valorizzazione delle nostre tradizioni, un intento che quest’anno ci ha permesso di riempire sino all’inverosimile tutti gli alberghi e bed & breakfast della zona, con una vera operazione di marketing territoriale”. Partner dell’evento sono stati la Lilt-Lega Italiana per la lotta contro i tumori, presieduta dal professor Marco Lombardo, l’Asi, con il vicepresidente Abruzzo l’avvocato Luigi Spina, Presidente del Comitato due Sicilie sezione Abruzzo, e l’Associazione di Protezione civile ‘Volontari senza Frontiere’ di Angelo Ferri, che ha garantito il servizio di assistenza, mentre il servizio di soccorso è stato curato nelle tre serate dalla Misericordia, con il Governatore Berardino Fiorilli.
Redazione Independent