Il rischio ingovernabilità

Live dai seggi. Le proiezioni danno numeri da infarto: Berlusconi e Bersani divisi dall'1%. Grillo al 25%

Il rischio ingovernabilità

POLITICHE 2013. CAOS SONDAGGI E RISCHIO INGOVERNABILITA'. Gli istant poll e le proiezioni di voto delle principali società di rilevamento stanno gettando il paese nello sconforto. Il motivo, naturalmente, è il rischio di ingovernabilità del paese o, peggio, il probabile ritorno alle urne a causa dell'incredibile, complicatissimo, scenario polititico. Attualmente la coalizione di centrodestra (Pdl-Lega) guidata da Silvio Berlusconi è data al 31% mentre il centrosinistra con Bersani premier è al 29,5% (Senato). Lo scenario che si sta delineando è quanto di più caotico si poteva ipotizzare con una maggioranza divisa alla Camera ed al Senato. C'è anche il rischio di un ennesimo governo di unità nazionale ma, al momento, è impossibile fare previsioni sulla natura del prossimo esecutivo.

GLI ALTRI DELLA PARTITA. E' salito, rispetto alle prime rivelazioni, il Movimento 5 Stelle che è a quota 25%: il primo partito del paese. Male Ingroia, che non dovrebbe superare il quorum, e la Lista Monti bel al di sotto il 10%. In quest'ultimo caso non entrerebbero in Parlamento nè Pierferdinando CasiniGianfranco Fini, leader di Udc e Fli.

LE REAZIONI DEI MERCATI. I mercati, come al solito, si stanno adeguando alle previsioni elettorali. Piazza Affari è cresiuta del 4% e lo spread a 255 dai Bund tedeschi. Ma in chiusura il cross ha invertito la rotta: chiusura a 0,78% e spread a 280 punti.

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