Il riscatto della Proger Chieti: sgominata la banda forlivese 82-77. Si va a Gara 3

Le Furie Rosse hanno ragione meritatamente su una Forlì troppo sprecona

Il riscatto della Proger Chieti: sgominata la banda forlivese 82-77. Si va a Gara 3

RISCATTO FURIE, SGOMINATA LA BANDA FORLIVESE 82-77. SI VA A GARA 3 IN PERFETTA PARITA’. In una gara dai due volti, nervosa e noiosissima nella prima parte, quanto piacevole e combattuta nella seconda, le Furie hanno ragione meritatamente su una Forlì troppo sprecona, trovando le giuste motivazioni in un gioco corale, con una difesa arcigna negli ultimi minuti di gara, segno di una gran motivazione che coach Di Paolo è riuscito a trasmettere nei suoi pochi giorni alla guida, con un ritrovato Cade Davis a sparare le triple decisive nel terzo quarto, un grandissimo e mai domo Chris Mortellaro, che chiude con 19 punti e 17 rimbalzi e, soprattutto, un gioco di squadra che ha permesso di ritrovarsi anche a capitan Sergio e di dare respiro vitale a Trae Golden. Gli ospiti hanno provato a replicare invano la gara di due giorni fa’, chiudendo il primo quarto in vantaggio 16-24, trovando i suoi due americani a corrente alternata e facendo affidamento sulle triple di Pierich e Castelli, oltre ad un pericolosissimo Ryan Amoroso, ma hanno sprecato troppi palloni grazie anche al piglio difensivo del ‘mastino’ Matteo Piccoli, che ha dato la scossa nervosa ad una squadra che, ora più che mai, non può assolutamente privarsi di tale gioiellino. Una gara fondamentale, vitale, per le Furie che è stata affrontata malamente, come di consueto negli ultimi mesi, durante il primo quarto, per poi esser ripresa nel periodo successivo con tanta volontà. Due squadre molto nervose hanno dato vita nei primi due quarti ad una gara di basso profilo, sia a livello tecnico che tattico. L’arma che avrebbe dovuto rappresentare il riscatto delle Furie, la difesa aggressiva, non è stata affatto incisiva ed il recupero dei teatini, al riposo lungo, è stato determinato più dagli errori degli ospiti che dai meriti dei padroni di casa, se si escludono gli assist di Golden e le realizzazioni di Chris Mortellaro. Come sempre le responsabilità sono state scaricate sulle spalle di Trae Golden, apparso abbastanza stanco oltre che ottimamente limitato da Paolin, che gli ha sporcato tutti i tiri aperti, cosa che non ha fatto la Proger nei confronti dei forlivesi, che hanno trovato sempre autostrade per i tiri dall’arco e nelle penetrazioni. La presenza di Matteo Piccoli in campo ha limitato fortemente le penetrazioni di Adegboye e ha dato ordine all’attacco teatino, che pian piano è riuscito a recuperare lo svantaggio. Male anche l’arbitraggio nelle prime due frazioni, con decisioni molto dubbie a vantaggio degli ospiti, che hanno fatto innervosire non poco lo scarso pubblico del PalaLeombroni. Alla ripresa delle ostilità è tutt’altra gara, con Piccoli che indovina subito una tripla dopo un contrasto con Amoroso, che porta le Furie al primo vantaggio della gara, cui risponde Riccardo Castelli alla stessa maniera. Cade Davis inizia a carburare e Pino Di Paolo se ne accorge, lasciandolo in campo nonostante il suo terzo fallo. Il ritmo è decisamente più alto ed una tripla di Adegboye, lasciato colpevolmente solo sul cambio difensivo, impatta il punteggio sul 45-43 dopo 4 minuti. E’ allora che inizia lo show di Cade Davis con quattro triple consecutive, mentre l’Unieuro è tenuta a galla solamente da Melvin Johnson con due realizzazioni dal pitturato ed una tripla che impatta il punteggio sul 54-54 a un minuto e mezzo dal termine del terzo quarto. Gigi Sergio prende un tecnico per proteste a sessanta secondi dal termine ma piazza una bomba a fil di sirena che chiude il terzo periodo con le Furie in vantaggio 57-56. Il primo canestro dell’ultimo quarto lo realizza Venucci dopo tre minuti, piazzando una tripla dall’angolo ed il punteggio prosegue punto più punto meno con Pierich e Adegboye che rispondono positivamente dall’arco dei 6.75 nonostante gli uomini di coach Di Paolo provino ad alternare una difesa a uomo con una zona 2/3, a conferma di come lo stesso coach abbia intenzione di riprendere quel lavoro tecnico interrotto prematuramente con Massimo Galli. Dopo 5 minuti il tabellone dice 68-69 e Di Paolo vuol parlarci su con un timeout. La difesa continua a funzionare poco e maluccio, permettendo a Forlì un minibreak a 2:20 dal termine con una tripla di Pierich e un tiro dall’angolo di Amoroso, liberissimo. Le squadre sono entrambe in bonus ma le Furie hanno anche Davis e Sergio gravati di 4 falli. Ad 1:32 dal termine scocca l’ora di Trae Golden che riporta avanti le Furie con 3 tiri liberi ed una penetrazione devastante delle sue. Mancano 48 secondi ed i teatini sono in vantaggio 77-74, il pubblico ci crede e la squadra ha mostrato finalmente una difesa degna delle sue reali possibilità. Castelli sbaglia da sotto un assist al bacio di Agdeboye e Sergio mette il punto esclamativo con una bomba. Castelli replica ma i forlivesi commettono subito fallo su Golden che, a 5 secondi dal termine, realizza i due liberi dell’82-77. Si parte venerdì prossimo per Forlì finalmente sereni e fiduciosi per affrontare al massimo della concentrazione gara 3. Brave Furie, bravo Pino Di Paolo!

 

Proger Chieti - Unieuro Forlì 82-77 (16-24, 18-11, 23-21, 25-21)

Proger Chieti: Golden 21 (8/13, 0/3), Mortellaro 19 (8/11, 0/0), Davis 16 (2/3, 4/8), Sergio 13 (1/4, 3/8), Piccoli 5 (1/3, 1/1), Turel 4 (0/3, 1/4), Venucci 3 (0/0, 1/1), Zucca 1 (0/0, 0/0), Fallucca 0 (0/0, 0/1), Allegretti 0 (0/0, 0/0), Ippolito 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 17 - Rimbalzi: 37 10 + 27 (Mortellaro 17) - Assist: 19 (Golden 6)

Unieuro Forlì: Adegboye 15 (1/6, 3/6), Amoroso 15 (6/10, 1/1), Pierich 13 (1/1, 3/9), Castelli 11 (2/4, 2/3), Johnson 7 (2/7, 1/5), Ferri 6 (0/1, 2/3), Rotondo 6 (2/4, 0/0), Paolin 4 (1/1, 0/1), Bonacini 0 (0/2, 0/1), Ravaioli 0 (0/0, 0/0), Del Zozzo 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 11 / 15 - Rimbalzi: 37 11 + 26 (Castelli 7) - Assist: 11 (Johnson 3)

 

LE PAGELLE

Trae Golden 7: Soffre a lungo la marcatura di Paolin, che lo limita molto nelle penetrazioni e gli sporca tutti i tiri aperti ma, da gran campione qual è, trova la soluzione distribuendo grandi assist a Mortellaro. Nel finale di gara mette il sigillo dalla lunetta, subendo falli a ripetizione.

Chris Mortellaro 8: trentasei primavere ed un campionato difficilissimo a livello psicofisico, non gli hanno impedito di ottenere una doppia doppia stellare, con percentuali peraltro eccellenti.

Cade Davis 7: non c’era nessun dubbio che avrebbe trovato la riscossa in questa serie, ha solo tardato di una partita per ritrovarsi, ma c’è eccome. Ha lottato come un leone, mantenendo in scia la squadra nel momento più delicato della gara.

Gigi Sergio 7: bentornato capitano. Da troppo tempo mancava il suo apporto e stasera, nonostante non sia ancora al massimo della forma, ci ha tenuto in modo estremo a dire la sua e ci è riuscito con grande onore.

Matteo Piccoli 7: un vero mastino, ha limitato Adegboye in tutti i modi, facendolo andare a corrente alternata e limitando anche le sue certezze. E’ un grandissimo giocatore, che sa sempre farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, il vero gioiello della Proger.

Mirco Turel 6: parte bene ma si spegne alla distanza, per il solito difettaccio di voler strafare. In definitiva una prova sufficiente ma ci si aspetta molto di più da un giocatore del suo calibro, soprattutto nella gestione dei palloni che scottano.

Mattia Venucci 6: gioca poco meno di mezza gara, con un lavoro di ordinaria amministrazione ed una tripla importante. Anche da lui, e soprattutto in questa serie, ci si aspetta molto di più.

Dario Zucca 5: questa volta ha inciso davvero poco nei suoi 10 minuti di gara. Ma è un caso, visto quanto fatto sinora in tutte le poche occasioni avute. Fiducia.

Matteo Fallucca sv: non ha ancora smaltito l’infortunio, sta giocando ormai da troppo tempo debilitato; nonostante tutto mostra grande professionalità ed attaccamento alla maglia.

Pino Di Paolo 8: non avrebbe potuto far miracoli in pochi giorni ma ha fatto sinora il possibile: ha rigenerato una squadra col morale a pezzi, legge bene le gare e le imposta con quel pizzico di imprevedibilità che gli avversari non riescono a domare nell’immediato e, soprattutto, ha mantenuto alta la concentrazione per tutta la gara. Ha ancora da lavorare in questi giorni sulla testa dei giocatori e sulla difesa di squadra ma sarà seriamente un fattore per il futuro immediato di questa società.

 

Stefano Tortoreto