Decreto Salvabanche: pronto il ricorso alla Consulta

Il nodo è la causa civile di un azionista di Carife già incardinata a Ferrara e la cui udienza si terrà il prossimo 29 marzo

Decreto Salvabanche: pronto il ricorso alla Consulta

BANCHE, C'E' IL RICORSO ALLA CONSULTA. Un ricorso alla Consulta contro il decreto che sta alla base del 'Salvabanche'. Ad annunciarlo è Massimo Cerniglia, uno dei legali di Federconsumatori, in vista dell'udienza, prevista il prossimo 29 marzo a Ferrara, sulla causa civile (incardinata da tempo) di un azionista di Cariferrara per 500.000 euro di perdite subite. "Faremo istanza d'incostituzionalità del decreto legislativo del 16 novembre 2015, quello che recepisce la direttiva europea sul bail-in, che sta alla base del Salvabanche", ha rivelato Cerniglia. Ovviamente questa notizia interessa e riguarda da vicino anche l'Abruzzo (leggi Carichieti), in uno strano "gioco a 4" che ormai da diverse settimane accomuna i destini di tanti risparmiatori soprattutto della nostra terra, delle Marche, dell'Emilia e della Toscana. I 4 istituti di credito salvati dal governo, infatti, hanno sede in queste regioni, ed è chiaro che tutte le azioni di contrasto di cui stiamo scrivendo in questi ultimi tempi viaggiano sempre di pari passo a livello extraterritoriale.

L'INCONTRO CON NICASTRO. Intanto martedì 12 gennaio le organizzazioni sindacali incontreranno il Presidente unico delle 4 Nuove Banche, il dott. Nicastro. “Fra le questioni su cui attendiamo risposte – scrive in una nota la FISAC/CGIL Nuova Banca Marche – segnaliamo il ripristino di correnti relazioni sindacali nelle aziende; progetti e iniziative di rilancio e consolidamento delle 4 Banche e delle società controllate; condizioni e obiettivi di ricollocazione nel mercato che tengano conto prioritariamente dell’economia dei territori (piccole e medie imprese e famiglie); la gestione del recupero dei crediti in sofferenza che tenga conto del contributo professionale e di conoscenza degli addetti; indicazioni operative e orientamenti univoci nei riguardi della clientela e dei risparmiatori; garanzie per gli addetti, in primis per gli addetti agli sportelli sul versante della sicurezza e per quanto concerne la piena tutela della responsabilità professionale”. Noi di AI ci auguriamo, naturalmente, che tutto si risolva per il meglio, soprattutto pensando ai tanti risparmiatori che hanno investito in buona fede i loro soldi.

Redazione Inde