Corruzione nella ASL di Pescara. Sospeso un dirigente medico del Servizio Ispettivo

Il dipendente pubblico è indagato per presunte dazioni corruttive da 57mila euro. Indagati anche i figli

Corruzione nella ASL di Pescara. Sospeso un dirigente medico del Servizio Ispettivo

CORRUZIONE NELLA ASL DI PESCARA: SOSPESO DIRIGENTE MEDICO DEL SERVIZIO ISPETTIVO. Questa mattina, la Squadra Mobile della Questura di Pescara ha dato esecuzione ad una misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio emessa dal Gip di Pescara dott. Gianluca Sarandrea, su richiesta dei Pubblici Ministeri d.ssaCristina Tedeschini, d.ssa Annarita Mantini e dott. Gennaro Varone, all’esito di una complessa attività di polizia giudiziaria in corso da oltre un anno. Contestualmente sono state eseguite alcune perquisizioni anche presso gli uffici della ASL pescarese.

Destinatario della misura, la cui durata è stata fissata dal Giudice in sei mesi, è G.R., classe 1956, medico addetto al Servizio prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro della locale ASL, il quale è indagato per corruzione e concussione.

Dalle indagini, avviate su impulso di una segnalazione anonima e condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché tramite accertamenti bancari e patrimoniali, sarebbe emerso che, nel corso di alcune visite ispettive condotte tra il 2011 e il 2014 nella provincia di Pescara nei confronti di alcune ditte, rilevando puntigliosamente e pretestuosamente presunte irregolarità e prospettando sanzioni pecuniarie e denunce, il medico avrebbe indotto o tentato di indurre i titolari di almeno sei delle aziende ispezionate a rivolgersi ad una società di consulenza specializzata in materia di sicurezza dei posti di lavoro - laInternational Work di Montesilvano (PE) - di cui lo stesso medico sarebbe risultato socio occulto.

"Le condotte illecite del predetto pubblico ufficiale - spiegano gli inquirenti - sono state compensate dai due soci titolari della International Work, coindagati per i medesimi reati, con più dazioni corruttive, per un totale di oltre 57.000 euro che sono stati pagati attraverso una serie di bonifici emessi a favore dei due figli del Robuffo, mascherati come pagamenti di fatture relative a prestazioni lavorative fittizie".

Naturalmente il quadro accusatorio, gravissimo, dovrà essere dimostrato nelle sedi opportune.

 

Redazione Independent