Ater Chieti senza soldi. Di Primio: "D’Alfonso si impegni a trovare una soluzione"

Sono a rischio gli stipendi di 24 dipendenti dell'azienda che offre servizi a diecimila inquilini di 2300 alloggi

Ater Chieti senza soldi. Di Primio: "D’Alfonso si impegni a trovare una soluzione"

ATER CHIETI SENZA SOLDI: A RISCHIO STIPENDI E PERSONALE. “Il Presidente D’Alfonso metta da parte il centralismo costiero che sta impoverendo l’Abruzzo e che non dovrebbe appartenere ad un Presidente di Regione e si impegni a trovare una soluzione per la difficile situazione che sta attraversando l’ATER di Chieti”. È quanto afferma il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in merito alle condizioni finanziarie in cui versa l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale di Chieti dove lavorano 24 dipendenti che non prendono lo stipendio da 4 mesi. «Pur sottolineando l’atteggiamento positivo dei dipendenti dell’ATER di Chieti i quali, tra mille difficoltà ed incertezze continuano quotidianamente ad assolvere i compiti loro assegnati, nella speranza che la precarietà della situazione possa risolversi – ha evidenziato il Sindaco - debbo purtroppo constatare che tale atteggiamento proposito manca alla Regione, che non solo non ha una visione strategica sulla gestione degli immobili di proprietà ATER ma ad oggi ha dimostrato di non avere neppure una soluzione per la copertura dei debiti dell’Ente. Dallo scandalo emerso alcuni anni or sono ad oggi, la situazione finanziaria dell’ATER di Chieti, purtroppo, è andata via via peggiorando. Alla difficoltà di trovare un nuovo istituto di credito cui affidare il servizio di tesoreria e alle ipotesi di ripiano economico dei debiti pregressi che non hanno trovato accoglimento, determinando l’impossibilità di far fronte agli impegni finanziari, va ad aggiungersi la mancata corresponsione degli emolumenti al personale dipendente che è ancora in attesa di riscuotere tre mensilità arretrate. Il Presidente D’Alfonso si impegni a trovare una adeguata soluzione al problema: ne va della difesa dell’Azienda che opera sul territorio, dei dipendenti e delle loro famiglie» Il problema è legato al blocco del credito da parte della Nuova Carichieti che vanterebbe un credito con la Regione di quasi 4 milioni di euro.

Redazione Independent